La spiaggia libera diventa un lido a pagamento e all’accesso di pochi. Il fatto avviene a Caprioli, una piccola frazione del Comune di Pisciotta. Qui la Capitaneria di Porto ha liberato e restituito all’uso pubblico circa 1400 metri quadrati di spiaggia. Ha inoltre denunciato per occupazione abusiva di suolo demaniale il legale rappresentate di un bar-ristorante posto a monte dell’arenile.
La Capitaneria ha sequestrato 140 lettini e 30 ombrelloni. Il blitz di quest’ultima, comandata a livello provinciale dal capitano di vascello Daniele Di Guardo, ha preso il via ieri mattina, prima dell’arrivo in spiaggia dei clienti. I guardiacoste da diversi giorni monitoravano la zona. Infine, ieri mattina, è scattata l’operazione con l’ausilio di un tecnico del Comune e in stretto contatto con la procura di Vallo della Lucania diretta dal procuratore Antonio Ricci.
Blitz della Capitaneria sul “lido”
I militari sono intervenuti a colpo sicuro portando via dalla spiaggia tutto ciò che era abusivo. Di fatto è stato costituito un vero e proprio lido abusivo che impediva l’accesso alla spiaggia libera a centinaia di turisti e bagnanti incantati dal mare cristallino della zona. “Il responsabile di buonora provvedeva a posizionare i lettini e gli ombrelloni sulla spiaggia come se fosse stato il concessionario di quell’area. E nessun altro poteva occuparla”, spiegano i guardacoste.
Ma adesso, il muro di ombrelloni che ogni mattina sorgeva sulla spiaggia finissima di Caprioli, è stato finalmente abbattuto e l’arenile è tornato ad essere di tutti. I guardiacoste aggiungono: “Abbiamo restituito alla libera fruizione una spiaggia meravigliosa i turisti che si recavano in questo posto, talvolta, non avevano la possibilità di comprendere se quella che avevano di fronte era una spiaggia libera oppure no. E quindi nel dubbio erano costretti a pagare un servizio completamente abusivo”.
Soddisfatti per l’operazione i numerosi bagnanti e residenti: ieri sera hanno festeggiato con cocktail e spumante in riva al mare. Sempre nella giornata di ieri i guardiacoste hanno sanzionato il titolare di uno stabilimento balneare di Palinuro che aveva disteso cumuli di sabbia nell’area in concessione alterando il profilo naturale dell’arenile prevalentemente composto da roccia. Non si placano invece le polemiche riguardanti la alla spiaggia del Buondormire di Palinuro che continua ad essere invasa dai bagnanti nonostante l’interdizione del Comune per pericolo di caduta massi dal costone roccioso che la sovrasta.
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