E’ passata, oramai, una settimana da quando c’è stato l’incendio di un appartamento ad Acerra in via Tufano 15, incendio doloso sembrerebbe provocato da una signora con problemi psichici (almeno queste le voci che girano), è gravissimo che da una settimana le dieci famiglie risiedenti in quello stabile non possano accedervi e siano costrette ad alloggi di fortuna.
La vicenda è, come sempre, paradossale e tutta italiana: la Procura sequestra l’appartamento per indagini in corso, il Comune di Acerra ordina lo sgombro e la messa in sicurezza dello stabile, le due cose però cozzano tra di loro perché gli inquilini ed i proprietari, pur mossi da buona volontà, pur avendo contattato tecnici e ditte non possono far mettere in sicurezza lo stabile perché, visto il sequestro, non è possibile entrare nell’appartamento.
La situazione è, però, tutt’altro che comica, c’è un appartamento dichiarato, dal tecnico dei condomini, a “rischio di crollo imminente” (sono ancora vive dentro di noi le immagini dello stabile crollato pochi giorni fa a Torre), ci sono dieci famiglie costrette ad alloggi di fortuna da una settimana ed ancora non si vede nessuno sbocco.
Nessuna polemica, nessuna strumentalizzazione solo solidarietà a queste famiglie (alcune anche con bambini piccoli) occorre superare la burocrazia, occorre fare presto!
Il Comune di Acerra si metta in moto affinché la Procura, per ragioni di pericolo imminente, permetta questa opera di messa in sicurezza, si dia una mano alle famiglie affinché si proceda immediatamente alla rimozione dei rifiuti speciali all’interno dello stabile, la salute prima di tutto.
Si metta in moto la macchina della solidarietà affinché le famiglie, che non riescono a trovare alloggi alternativi, siano messe in condizioni umane e civili di sistemazione c’è la Chiesa, le associazioni, la gente con la sua umanità, il Comune si faccia carico anche di questa opera di sensibilizzazione.
Nessuno deve essere lasciato solo.”
Fonte: Comunicato stampa del 13/08/2017 di Possibile circolo “G. Siani”