Il boss di Yamamay e Carpisa sull’eventuale chiusura dei centri commerciali: «Subiamo già la chiusura in Lombardia, sarebbe gravissimo se la Campania seguisse questa linea».
Luciano Cimmino, presidente della holding Pianoforte, fondatore del brand Yamamay e Carpisa, è preoccupato per i nuovi provvedimenti della Regione. Cimmino afferma che i centri commerciali già subiscono la chiusura in Lombardia e che sarebbe gravissimo se si chiudesse anche in Campania. «Incassiamo 4 soldi durante la settimana, solo nel fine settimana recuperiamo le perdite. Così si mettono in ginocchio le aziende, saremo costretti a ricominciare di nuovo». Sono 1.200 gli store tra l’Italia e il mondo, 2.500 i dipendenti sul libro paga, escluso l’indotto. Sulla sicurezza dei centri commerciali dice: «I negozi dei centri commerciali sono piccoli, 150-200 metri quadrati, non c’è rischio. Si rispettano tutte le disposizioni sanitarie».
Cimmino ragiona anche in termini macroeconomici e di massimi sistemi: «Tutta la nostra economia dipende dai consumi. Se non c’è la ripresa non riparte nulla. Combattiamo con il virus ma non possiamo affossare l’economia. Cosa vogliamo fare, abbattere i consumi? Ognuno si assumerà le proprie responsabilità». Cimmino dice che dalla fine del lockdown le entrate erano state soddisfacenti: «Eravamo moderatamente soddisfatti ma con questa batosta ora saltano tutte le programmazioni», e su un’eventuale nuova pausa: «No, abbiamo già dato». Per Cimmino la crisi poi non si risolve certo «con la cassa integrazione» ai lavoratori, ma bisogna «trovare stimoli che rilancino i consumi. Bisogna incentivare le attività, le aziende devono produrre ricchezza».
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