Si ritroveranno nella tarda serata a Santa Lucia, davanti alla sede della Regione Campania, con fiaccole e cartelli con le loro proposte. Orario per l’appuntamento le 23. Quando, insomma, da domani in regione scattera’ la chiusura di ristoranti, pub e bar, Sono gli imprenditori della ‘Rete piccole e medie imprese napoletane’, che, alla vigila del coprifuoco, manifesteranno le loro preoccupazioni. La stima e’ di un meno 50% in media per il fatturato, nel corso di questo mese di ottobre, paragonato allo stesso mese del 2019. Ma sono numeri destinati ad aumentare “e raggiungere anche il -70% di fatturato”. Un discorso che non riguarda solo i piccoli esercizi, ma anche quelli piu’ grandi. “Ci riuniamo il giorno prima perche’ siamo anche pronti a metterci in discussione e ad abbassare le saracinesche – dice Stefano Meer della Rete – ma vogliamo essere parte attiva della soluzione del problema”. Il “sacrificio” di chiudere i propri locali “lo facciamo sa soli, non abbiamo bisogno di lockdown imposti”. “Se si ritiene lo svolgimento dell’attivita’ di somministrazione foriera di contagi – spiega – siamo pronti a chiudere per il bene nostro e dell’intera comunita’”. “Ma chiediamo chiarezza e tempestivita’ di intervento alle autorita’ – aggiunge – Chiediamo siano salvaguardate le nostre maestranza , le nostre aziende con misure tempestive ed efficaci”. Alla manifestazione, i titolari degli esercizi commerciali avranno anche dei cartelli con le proposte che avanzano: sostegno a livello nazionale per il tramite del governatore; cassa integrazione con erogazione immediata e non soggetta a tassazione per il dipendente; differimento imposizione fiscale (nazionale e locale); credito di imposta locazioni con cessione al locatore pari ad almeno il 60%; azzeramento costi fissi utenze reale; ristoro per i datori di lavoro.