Chiesti 500 euro agli studenti. Le proteste: “Avevamo pienamente diritto all’abbonamento gratuito”.
Da verifiche effettuate dalla Regione sulle autocertificazioni da lei rese in merito all’iscrizione presso l’Istituto-Università indicato nell’istanza per la richiesta dell’agevolazione, il suo nominativo non risulta tra quelli iscritti.
Questo il contenuto di un’email che, in questi giorni, sta arrivando nella caselle di posta di molti studenti ed ex-studenti universitari che hanno usufruito degli abbonamenti gratuiti Unico Campania. Ma com’è possibile che, pur avendo diritto ad usufruire dell’agevolazione, gli sfortunati studenti abbiano ricevuto questa comunicazione?
Un errore burocratico
Sembra che alla base di tutto ci sia un errore burocratico. Coloro che si sono laureati entro la fine dell’anno accademico, ovvero entro Marzo, risultano “non iscritti” all’Università; in questo stato risultano anche coloro che rientrano nella cosiddetta no-tax area, cioè quegli studenti che sono stati esentati dal pagamento della seconda rata universitaria per via dell’Isee basso.
Sembra che ci si trovi davanti a un semplice errore, derivante dal fatto che anno accademico e anno solare non coincidono. C’è da aspettarsi quindi che ben presto la situazione venga risolta.
Gli studenti: “Noi, categoria più bistrattata d’Italia”
Non si sono naturalmente fatte attendere le voci di protesta degli studenti, che si sono visti chiedere indietro ben 500 euro – il costo dell’intero abbonamento annuale.
Alessia Anthea Russo, studentessa dell’Orientale di Napoli, tra gli altri dichiara:
Siamo la categoria più bistrattata d’Italia ed ora la Regione ci chiede 500 euro senza motivo, per “risarcire” un abbonamento gratuito a cui avevamo pienamente diritto.
___
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram e Twitter!