L’ascesa politica del figlio di Vincenzo De Luca, ma solo in accordo con mister 42mila voti Casillo: prevista nuova misura per tutelare la doppia nomina.
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il figlio Piero, parlamentare del Pd, sono in pressing per l’ingresso di quest’ultimo nell’esecutivo nazionale con un ruolo di sottosegretario nell’eventuale rimpasto di governo, utile a lanciare definitivamente la sua carriera politica. È necessario però convincere il segretario Nicola Zingaretti e Base Riformista, la corrente di Luca Lotti e Lorenzo Guerini, di cui fanno parte anche Mario Casillo, De Luca junior e il deputato Lello Topo.
Pare che Casillo e Topo avrebbero stretto un accordo per rivendicare il ruolo di sottosegretario a cui aspirerebbero anche i De Luca però potrebbe presto arrivare una manovra per sedersi allo stesso tavolo e trovare una via d’uscita che accontenti tutti. Infatti, a Palazzo Santa Lucia, hanno rispolverato una vecchia ipotesi accantonata ad ottobre: una legge da approvare in Campania che permetta a un consigliere regionale di fare l’assessore senza doversi dimettere.
Questo potrebbe far entrare Casillo in giunta senza rischiare i 42.000 voti presi alle elezioni. Contestualmente entrerebbe in consiglio anche Enza Amato, prima dei non eletti Pd e fedelissima deluchiana; Topo farebbe un passo indietro favorendo così la nomina di Piero De Luca nel governo e garantendo l’appoggio di Palazzo Santa Lucia, di Casillo e della corrente nazionale per la riconferma dei deputati alle prossime elezioni. Ovviamente resta da convincere Zingaretti e le altre aree del partito.
In programma anche la riunione con tutti i presidenti di regioni del Sud per puntare il dito contro la gestione a trazione nordica dei fondi europei e probabilmente una prova per De Luca, che potrebbe fomentare la rivolta del Mezzogiorno e un avvertimento a Conte, al Nazareno e a tutto lo scacchiere politico locale e nazionale.
Tra sei mesi, inoltre, si vota a Napoli, Caserta, Benevento e Salerno: la prossima settimana è previsto un incontro tra gli alleati di De Luca e il segretario del Pd di Napoli Marco Sarracino per la scelta della coalizione e del candidato sindaco per il capoluogo e il sottosegretariato per Piero De Luca potrebbe fare in modo che Palazzo Santa Lucia consenta ai dem di allearsi con il Movimento 5 stelle. In più, tutto potrebbe dipendere dal rimpasto di governo voluto da Palazzo Chigi per i dem partenopei e campani.
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