venerdì, Novembre 22, 2024
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Nuovo Dpcm, Italia arancione nel week end e stop agli spostamenti tra regioni: tutte le novità

Via libera del Consiglio dei ministri nella serata del 4 gennaio al decreto con le nuove misure anti-Covid in vigore dal 7 al 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm, e prima dell’approvazione di un nuovo Dpcm valido a partire dal 16 gennaio. Il weekend del 9-10 sarà arancione per tutta l’Italia, mentre negli altri giorni vigerà una fascia “gialla rafforzata”. Rimane sempre in vigore la chiusura notturna tra le 22 e le 5.

Nelle giornate del 5 e 6 gennaio rimangono in vigore le misure previste per il periodo natalizio, e l’Italia resta quindi in zona rossa. In questi due giorni quindi gli spostamenti sono consentiti solo per lavoro, salute o necessità. I negozi sono chiusi, così come bar e ristoranti che possono lavorare solo con asporto e consegne a domicilio. È consentito ospitare in casa al massimo due persone non conviventi (esclusi gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti con cui le persone che si spostano convivono). Ci si può spostare una sola volta al giorno verso una sola abitazione privata nella stessa regione.

Il 7 e 8 gennaio l’Italia torna gialla, ma con un “rafforzamento”.

– Sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione e riapriranno bar e ristoranti, con orario fino alle 18;

– È vietato ogni spostamento fra regioni o province autonome
in entrata e in uscita, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

– È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case che sono in un’altra regione o provincia autonoma;

– È consentito ospitare in casa al massimo due persone non conviventi (esclusi gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti con cui le persone che si spostano convivono). Ci si può spostare una sola volta al giorno verso una sola abitazione privata nella stessa regione.

Nel weekend del 9 e 10 gennaio l’Italia entra in zona arancione per due giorni.

Rimane vietato ogni spostamento fra regioni o province autonome in entrata e in uscita, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

Chiudono bar e ristoranti, che possono effettuare solo l’asporto o le consegne a domicilio;

Rimane la deroga negli spostamenti fra i Comuni già prevista per le feste natalizie. Sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;

– È consentito ospitare in casa al massimo due persone non conviventi (esclusi gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti con cui le persone che si spostano convivono). Ci si può spostare una sola volta al giorno verso una sola abitazione privata nella stessa regione.

Dall’11 al 15 gennaio tornano le regole della zona gialla “rafforzata”L’11 è anche la data scelta, dopo una lunga mediazione, per il ritorno a scuola degli studenti delle superiori. Tuttavia alcune Regioni hanno preso decisioni diverse per la scuola. In Veneto, ad esempio, il presidente Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per la chiusura delle scuole superiori, viste le previsioni rispetto ad una possibile terza ondata di coronavirus. “Non ci sembra prudente lasciare aperte le scuole superiori quindi proroghiamo la didattica a distanza fino a tutto gennaio”.

Il decreto prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11: con Rt a 1 si andrà in zona arancione e con l’Rt a 1,25 in zona rossa (Attualmente il valore stabilito per passare in zona arancione è 1,25, in zona rossa 1,50).

Venerdì 8 gennaio arriverà il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l’attribuzione dei colori alle regioni.

 

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