E’ finalmente arrivata l’ordinanza riguardante le scuole. Il governatore De Luca conferma così il ritorno nelle aule l’11 gennaio, ci sono tuttavia accorgimenti e differenziazioni di cui tener conto. La regione Campania ancora una volta affronterà un iter molto diverso da quello nazionale, che stabilisce il rientro già il 7 gennaio.
L’11 gennaio, data di riapertura degli istituti, si partirà dalle scuole dell’infanzia e dalle classi prima e seconda. Dopodiché, il 18 gennaio, toccherà alle classi rimanenti della scuola primaria, e infine, il 25 gennaio, la scuola secondaria.
La decisione di scaglionare in maniera rigorosa gli ingressi deriva ovviamente dalla volontà di contenere il più possibile i contagi ed i rischi sia per gli studenti che per i familiari degli stessi. Molte associazioni di genitori, contrari alla didattica a distanza, non ha preso bene la decisione di De Luca, che ancora mette i bastoni tra le ruote ai rientri nelle aule.
Sul fronte schierato contro il governatore si piazza anche il sindaco di Napoli De Magistris, insieme all’assessore Annamaria Palmieri. “Dobbiamo tutti insieme sdegnarci per il disvalore che questo terribile gesto rappresenta” afferma l’assessore, ponendo l’accento sull’indebolimento dell’istruzione causato dal governatore. La fiducia da parte del sindaco di Napoli non fa altro che calare, e sembra che De Luca non dia la giusta importanza al sistema scolastico campano.