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Da Mina Settembre al Commissario Ricciardi: la Rai punta tutto sulle storie di Maurizio De Giovanni

Le storie di Maurizio de Giovanni sono a prova di TV. Dopo I Bastardi di Pizzofalcone, la Rai investe su Mina Settembre e Il Commissario Ricciardi, in onda contemporaneamente.

È approdato su Rai 1 nel 2017 con la fortunatissima serie I Bastardi di Pizzofalcone, tratta dai suoi romanzi dai toni noir narranti le vicende dell’ispettore Lojacono e del commissariato di Pizzofalcone. Ora sono ben due le produzioni televisive ispirate alle storie di Maurizio de Giovanni che l’ammiraglia della Rai ha in palinsesto per questi primi mesi del 2021.

Non c’è che dire, dunque. Oltre ad aver conquistato un vasto pubblico di lettori, in Italia e all’estero, Maurizio de Giovanni è l’uomo delle fiction, si può ben dire. Sì, perché i suoi personaggi reali, complessi e sfaccettati, immersi in storie perfettamente intrecciate, riescono a conquistare non solo gli amanti dei libri, ma anche il pubblico televisivo.

Da oggi, infatti, la settimana della programmazione Rai saprà un po’ più di Napoli. Perché in sole due settimane debutteranno sul piccolo schermo ben due produzioni Rai tratte dalle opere nate dalla penna dello scrittore e sceneggiatore napoletano. Tutto questo mentre si attende, sempre per il 2021, anche il ritorno dell’ispettore Lojacono e de I Bastardi per la terza stagione.

Le storie di de Giovanni in TV

Mina Settembre

Debuttano oggi 17 gennaio i primi due episodi di Mina Settembre, trasmessi in prima serata su Rai 1. La serie è una coproduzione Rai Fiction-Italian International Film ed è liberamente tratta dai racconti “Un giorno di Settembre a Natale” e “Un telegramma da Settembre”, scritti da de Giovanni ed editi da Sellerio.

La storia potrebbe definirsi una comedy drama, in una combinazione di vicende personali e ‘napoletanità’. La narrazione si incentra sulle vicende di Gelsomina (Mina, interpretata da Serena Rossi), un’assistente sociale che lavora in un consultorio dei Quartieri Spagnoli. Reduce dal divorzio con Claudio (Giorgio Pasotti), Mina torna a vivere con la madre (Marina Confalone), anche se i loro rapporti non sono proprio pacifici. Mina spende la propria vita aiutando i più deboli, ed è proprio sul posto di lavoro che troverà l’aiuto da Domenico (Giuseppe Zeno), il ginecologo del consultorio.

Commissario Ricciardi

Dopo solo una settimana, invece, lunedì 25 gennaio, sarà il Commissario Ricciardi a sfondare la barriera del piccolo schermo. Una serie, quella di de Giovanni, che è una contaminazione di generi. Un po’ noir, un po’ mistery, de Giovanni comincia a pubblicarla nel 2007, con il primo romanzo “Il senso del dolore. L’inverno del commissario Ricciardi” edito da Fandango. Dal 25 gennaio approda su Rai 1 con sei puntate in co-produzione Rai Fiction-Clemart.

Ambientata nel 1932, la storia racconta le vicissitudini del tenebroso e malinconico Commissario Luigi Alfredo Ricciardi (interpretato da Lino Guanciale), intento ad indagare in una Napoli in chiaroscuro, assicurando i criminali alla giustizia. Nella sua vita, però, Ricciardi nasconde un piccolo segreto. Infatti, “il Fatto” (così chiama la sua capacità) è che Ricciardi riesce a vedere il fantasma delle persone morte in modo violento. Questo lo induce a condurre una vita solitaria, fino all’incontro con due donne: Enrica (Maria Vera Ratti) e Livia (Serena Iansiti). Al suo fianco nelle indagini il brigadiere Maione (Antonio Milo), e il medico legale Modo (Enrico Ianniello), antifascista convinto.

Ecco uno dei teaser della serie in onda dal 25 gennaio.

La ‘prova TV’

Grande successo editoriale prima. Campione di ascolti in TV poi. De Giovanni è arrivato sullo schermo con I Bastardi di Pizzofalcone, serie che ha brillantemente superato quella che definiremmo la “prova TV”. Già, perché il linguaggio televisivo non è quello letterario. A volte riesce ad aggiungere colore e anima alle storie che vengono adattate. Altre, però, perde e lascia indietro qualcosa. Infatti, non è detto che tutti i prodotti letterari riescano a fare il grande salto e a configurarsi come prodotti televisivi di successo.

Ma questo non sembra essere per niente il caso di de Giovanni. Avvincenti, coinvolgenti, mai banali, le storie e i personaggi di de Giovanni ispirano una profonda partecipazione emotiva da parte del pubblico ricevente, sia esso letterario o televisivo. Le sue storie semplicemente sembrano essere pensate per essere adattate e interpretate anche in TV.

Eppure, non possiamo certo dire che i temi trattati siano sempre congeniali allo ‘stereotipo’ della prima serata della generalista Rai 1. Pensiamo, semplicemente, alle storie de I Bastardi che, sebbene adattate alle caratteristiche televisive, sono immerse in un ambiente poliziesco-noir con temi e personaggi problematici, a volte controversi.

L’altra protagonista delle serie di de Giovanni

Ma che parlino di ispettori, commissari o assistenti sociali, le storie di de Giovanni hanno sempre un’unica, affascinante protagonista: Napoli. Un fil-rouge che, inevitabilmente, lega le opere dello scrittore napoletano. Una città che fa da contorno alle magistrali narrazioni e che emerge nella sua bellezza, dal centro storico alla periferia, ai quartieri ‘alti’.

Napoli non è un semplice contorno, è proprio un elemento narrativo, un’attrice che partecipa alla storia. È onnipresente e cambia faccia a seconda dello stile delle narrazioni. Così, seguendo i personaggi nelle loro storie, scopriamo la città passo dopo passo, quartiere dopo quartiere, persona dopo persona. La Napoli di de Giovanni si mostra nella sua quotidianità, con i suoi problemi e le sue meraviglie. Vediamo la sua versione un po’ noir del commissariato di Pizzofalcone, quella pittoresca e quotidiana di Mina, quella fosca e misteriosa degli anni ’30 di Ricciardi, alla soglia della degenerazione del fascismo. In un’intervista ad Agi, parlando de I Bastardi di Pizzofalcone, è lo stesso de Giovanni a considerare Napoli uno dei motivi del successo della serie.

«In un raggio di poche centinaia di metri – afferma lo scrittore – hai quattro quartieri che sono praticamente quattro città diverse […]. Tutte realtà sociali tra loro diversissime e io, che sono scrittore seriale, non voglio perdere l’opportunità di raccontare tutti questi mondi e le interazioni».

Si parte il 17 gennaio

Sarà così anche per Mina Settembre e per Il Commissario Ricciardi? Ci aspettano altri due grandi successi TV? Lo scopriremo. Di sicuro le aspettative sono molto alte, ma è anche vero che le premesse sono ottime. Allora, non ci resta che aspettare questa sera.

Mina Settembre: prima puntata da due episodi in onda oggi 17 gennaio su Rai 1. Altri due episodi saranno trasmessi eccezionalmente lunedì 18 gennaio. Poi, ogni domenica fino al 14 febbraio.

Il Commissario Ricciardi: prima puntata in onda lunedì 25 gennaio su Rai 1.

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