La Camera accorda la fiducia al governo Conte con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. La votazione è stata palese per appello nominale: ciascun deputato ha sfilato davanti al banco della presidenza e ha dichiarato il suo voto ad alta voce. Conte ha lasciato l’Aula della Camera non appena ha avuto inizio la votazione.
Il premier a Montecitorio ha chiesto l’appoggio dei “volenterosi” di area “europeista: liberale, popolare, socialista”. Promettendo quindi che lascerà la delega ai Servizi “a un’autorità delegata di mia fiducia”, e quella all’agricoltura, e impegnandosi per “una riforma elettorale proporzionale” e “un grande progetto di riforma fiscale”.