Ennesimo appuntamento con la diretta del venerdì di De Luca. Tra gli argomenti toccati la presidenza Biden, la recente crisi di governo, il piano vaccinale, la scuola e la Dad e le opere pubbliche in ripresa. Non mancano le solite frasi ad effetto come “La riforma più urgente è quella relativa alle riapertura dei manicomi”.
L’appuntamento del Venerdì del governatore De Luca si apre con un commento sulle presidenziali americane. Il presidente della Campania si è detto contento di aver visto una figura come quella di Biden alla Casa Bianca, uomo di grande sensibilità istituzionale e alto senso della democrazie. In particolare, De Luca loda la decisone di Biden di rientrare quanto prima negli accordi sul clima di Parigi, accordo dal quale gli Stati Uniti erano usciti proprio durante i primi mesi della presidenza Trump. Ha definito inoltre l’oramai ex presidente un esempio di “cafoneria al potere“. L’augurio adesso è quello di un netto miglioramento nei rapporti tra USA ed Europa e la fine della guerra dei dazi.
La crisi di Governo
De Luca commenta con un velo di amarezza la recente crisi di governo innescatasi in questi giorni.
[Guardando la situazione italiana] saremmo obbligati a cadere in depressione. La riforma più urgente è quella relativa alle riapertura dei manicomi.
Ha poi aggiunto, sempre sul tema, che l’Italia non è paragonabile alle altri grandi democrazie mondiali, ma ad un circo.
Se ci confrontiamo con il Cirque du Soleil siamo largamente vincitori, questa è la verità.
Comunque vada la crisi finirà male […] dal punto di vista dell’effincenza operativa avremmo un danno enorme.
De Luca sulla questione vaccini
Uno dei punti cardine di questa conferenza è stato il tema vaccini.
Secondo De Luca, il piano vaccini italiano sarebbe squilibrato e penalizzante per la regione Campania. Il governo avrebbe infatti adottato due criteri per decidere di assegnare le dosi alle regioni:
- Numero dipendenti strutture sanitarie
- Numero di anziani RSA.
Motivazioni inaccettabili, sbagliate e false […] I presupposti del piano generale di distribuzione vaccini sono pienamente sbagliati.
Abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini.
ha quindi dichiarato il governatore, non prima di aver annoverato il numero di dosi previste in alcune regioni.
Uno degli esempi portati dal presidente è infatti quello dell’Emilia Romagna; qui il numero dei vaccini è pari a 183mila, contro i 135mila della Campania. Ma, ribadisce De Luca, l’Emilia Romagna ha circa 1 milione di abitanti in meno rispetto alla Campania. Il Lazio invece ha 179mila vaccini ma un numero di abitanti paragonabile a quello della Campania. Alla Lombardia spettano invece oltre 300mila dosi. Cifre che secondo il governatore palesano la mala gestione degli approviggionamentoi da parte del Governo.
Aperto un dialogo con il commissario Arcuri per l’approviggionamento dei richiami.
Qualcuno ha detto, sbagliando, e in maniera provocatoria, che la Regione Campania non ha accumulato le scorte; questa è un’idiozia. Perché se noi abbiamo una sotto dotazione di vaccini, che scorte devo accumulare se non ho neanche l’indispensabile per coprire la domanda essenziale? […] E’ arrivato il momento di farla finita con le manfrine.
De Luca ha inoltre annunciato che chiederà l’invalidazione del piano di distribuzione vaccinale.
Un vaccino per ogni cittadino, questo è l’unico criterio!
Da Febbraio il governo dovrebbe iniziare la distribuzione del vaccino sulla base della popolazione. De Luca si augura così di recuperare “quello che ci è stato sottratto“.
Intendiamo completare la vaccinazione di tutta la popolazione campana entro il 2021, presupponendo ovviamente l’arrivo dei vaccini e mantenendoci con una soglia di sicurezza.
La regione si sta inoltre attrezzando per la fase 2 del vaccino e per la vaccinazione di massa che dovrebbe iniziare a Marzo. L’obiettivo è vaccinare 4 milione e 600mila cittadini. Con la doppia somministrazione del farmaco Astra-Zeneca la cifra arriva a 9 milioni di vaccini, uno sforzo gigantesco, quasi “militare“.
A noi basta avere le dosi di vaccino rapportare alla nostra popolazione, niente di più e niente di meno.
Si stima che per completare l’opera bisognerà viaggiare con una media di 55mila-60mila vaccini al giorno. Prima della fine della vaccinazione, dice De Luca, continueremo con questo calvario.
De Luca su scuole e DaD
Giungiamo ora ad uno degli argomenti più attesi e più caldi di questo periodo: la situazione scolastica e la DaD (Didattica a Distanza).
De Luca, in opposizione a quanto voluto dalla ministra Azzolina (che voleva riaprie tutte le scuole dal 7 gennaio) ha optato, come molte altre regione, di valutare la riapertura in accordo con l’andamento epidemiologico nel mese di gennaio, soprattutto alla luce del periodo festivo.
Il 25 dovrebbero riaprire le scuole primarie, come previsto dalla Regione. Ovviamente un buon margine di discrezioanalità è lasciato alle amministrazioni comunali. Poi dal 1 Febbraio, stando quanto detto anche dal Tar, ritornano le scuole secondarie, inferiori e superiori.
Potenziato il trasporto pubblico in vista delle riaperture, anche se bisogna ancora lavorare sugli orari, anche in accordo con i vari istituti.
I ricorsi contro la DAD
In questi ultimi giorni l’opinione pubblica sulla DaD si è spezzata in due; tanti quelli favorevoli, ma anche quelli contrari. In alcuni casi si è reso necessario anche l’intervento del Tar.
Chi fa questi ricorsi lo fa prescindendo completamente dall’epidemia, come se l’epidemia non esistesse. Pensate che non siamo consapevoli dei problemi che si determinano anche con la didattica a distanza? Quello che considero sconcertante è non riuscire a tener presenti i due elementi: la necessità di riprendere l’attività scolastica e la necessità di contemperare questa esigenza con i dati dell’epidemia, cioè con la necessità di garantire la sicurezza.
Ha commentato un De Luca visibilmente infastidito dalla situazione.
Poi ha elencato alcuni casi positivi riscontrati nelle scuole, in accordo con i dati Asl Napoli 1 e 2.
Dobbiamo controllare che nelle scuole non si accendano focolai, perché sennò non solo non riprendiamo la didattica nelle scuole, ma siamo costretti a chiudere tutti gli istituti.
La Campania ha inoltre sfruttato il mese di gennaio per avviare lo screening di massa del personale sanitario.
Le opere pubbliche
De Luca ha voluto concludere la sua conferenza con alcune note positive, riguardanti principalmente la realizzazione (o l’inizio) di alcune opere di interesse pubblico.
- Nuovo treno rock di Trenitalia per i pendolari sulla tratta Napoli-Caserta-Roma. In settimana previsto l’arrivo di un altro treno.
- Ripartiti i lavori per il policlinico di Caserta.
- Aperti musei e luoghi d’arte in Campania, con ingressi gratuiti fino alla fine del mese per incentivare la visita dei luoghi. Luoghi che sarà possibile visitare gratuitamente: Certosa e Museo di San Martino a Napoli, Museo Archeologico Antica Capua, Museo Archeologico Nazionale Pontecagnano, Certosa San Lorenzo a Padula, Teatro romano di Benevento e Mav di Portici.
Menzione d’onore per lo straordinario risultato ottenuto da Procida, la quale diventa capitale della cultura per il 2022, simbolo e punto di partenza per la rinascita e la cultura Campana.
Se Dio vuole riprendiamo a vivere e la cultura ovviamente è vita.
Ha aggiunto il governatore.
La situazione in Campania e la zona gialla
De Luca tiene però a precisare che la situazione non è ancora del tutto positiva. Il 7-8% dei tamponi infatti risulta positiva. Si spera di raggiungere un tasso del 5%, fino a quel momento “stiamo camminando sul filo del rasoio“.
Sulla zona gialla De Luca dice:
Non si sarebbe detto pensando alle troppe campagne di sciacallaggio mediatico di questi mesi […] Stranamente la Campania, che sulla base di quelle trasmissioni doveva essere il Bangladesh, è in zona gialla; diciamo tra le regioni virtuose .
Ha però aggiunto:
Dobbiamo essere più attenti degli altri, perché abbiamo ancora ogni giorno 900-1000-1200 positivi. Nessun rilassamento finché non avemmo finito la campagna di vaccinazione.
Terapie intensive, invece, entro la soglia di sicurezza, tra le migliori di Italia.
Prima di chiudere la diretta De Luca ha invitato, come sempre, alla prudenza e alla prevenzione; solo così si può imboccare la strada per uscire dalla pandemia.
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