sabato, Novembre 23, 2024
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Napoli, Protezione Civile in campo per evitare assembramenti fuori scuole

La Protezione Civile monitorerà il traffico dei mezzi pubblici

Il Comune di Napoli, contro il rischio di assembramenti di studenti per il Coronavirus, ha chiesto aiuto alla Protezione Civile. I volontari, dal primo febbraio in poi, saranno in dieci punti della città individuati come luoghi di ritrovo per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico. Palazzo San Giacomo ha preso questa decisione al termine di una riunione tecnica. A quest’ultima hanno partecipato gli assessori Marco Gaudini (Trasporti) e Rosaria Galiero (Protezione Civile).

I volontari quindi saranno agli stazionamenti dei mezzi pubblici negli orari di afflusso degli studenti per le entrate e le uscite da scuola. Coordineranno la salita e la discesa sui mezzi pubblici, ma non nei pressi delle scuole, siccome sarebbero più difficile da coprire a causa di problemi logistici. Assieme a loro lavoreranno gli agenti della Polizia Municipale: Il comandante Ciro Esposito ha inviato una nota a tutti i reparti di comunicare in tempo reale se ci sono problemi di assembramenti e di adottare i provvedimenti previsti dal Dpcm.

Gli assessori spiegano l’incontro di ieri

L’assessore ai Trasporti del Comune di Napoli, Marco Gaudini, ha comunicato pubblicamente l’impegno della Protezione Civile: “Nel pomeriggio di ieri – spiega – abbiamo tenuto un incontro con tutti i dirigenti dei servizi interessati, e gli assessori alla polizia locale ed alla protezione civile, per discutere anche della programmazione delle attività connesse all’impegno dei volontari di protezione civile al fine di evitare ove possibile gli assembramenti nei dieci hotspot del trasporto pubblico previsti nel piano ANM for School che partirà a pieno regime il 1 febbraio con la ripresa delle scuole superiori”.

È stata esclusa invece – spiega Chiara Guida, presidente della commissione comunale Scuola – l’ipotesi di utilizzare i nonni civici, che in questa fase di pandemia ovviamente sono i più esposti al rischio contagio”. Anche l’impiego dei volontari di Protezione Civile non è semplicissimo, per motivi economici, perché le uscite dei volontari vanno remunerate dal Comune che è in pre-dissesto e al verde. Ma anche perché i volontari non sono ufficiali di Stato, dunquenon possono intervenire con sanzioni nel caso di infrazioni contro la legge, e devono ugualmente riferire il fatto alle autorità competenti.

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