venerdì, Settembre 20, 2024
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Governo, arriva Draghi ma la strada è comunque in salita: le posizioni in campo

Ieri, l’interlocuzione tra le forze che sostenevano la maggioranza del Conte bis, e che si poneva – anche per il futuro – come possibile modello di alleanza tra le uniche forze più o meno progressiste sedute in parlamento: Pd, M5s e LeU, è fallita a causa di Italia Viva e del suo segretario, Matteo Renzi, che ha in origine partorito e poi deciso di usurare dall’esterno l’alleanza tra il Pd, l’M5s e LeU.

Fallito quindi il mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto responsabilità a tutte le forze parlamentari nel votare la fiducia a “un governo di alto profilo”. Si è poi avverato il pronostico gettonato da tempo, cioè la chiamata al colle di Mario Draghi. Ma non è detto che ora la strada sia in discesa.

In serata Vito Crimi, attuale capo politico del M5S, ha scritto: “Il MoVimento 5 Stelle, già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi”.

Per il vicesegretario Pd Andrea Orlando “non basta dire ‘è arrivato Draghi, Viva Draghi’. Per far nascere un governo c’è l’esigenza di una convergenza di forze sul programma per il Recovery. Ma serve anche una grande capacità di sintonia con il paese, per evitare che il rischio di una crisi economica e sociale crei una rottura. Bisogna evitare gli errori del passato”, di Orlando, riferendosi all’esperienza del governo Monti. Simile la posizione di LeU.

Secondo Matteo Salvini, che incontrerà gli alleati di centrodestra per decidere il da farsi, “Se la stagione di Conte e Casalino è stata archiviata è anche grazie al fatto che il centrodestra non si è sfaldato, si è mosso compatto e non si fatto attrarre dalle sirene. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto. Voterà mezza Europa e lo faranno tante città italiane per cui la democrazia non può essere sospesa in questi mesi. Ma non sprechiamo questi mesi”.

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