E’ stato imbrattato il murale realizzato da Jorit a San Pietro a Patierno, periferia nord di Napoli, dedicato a Nino D’Angelo, natìo del quartiere. Le scritte apparse alla base del murale, “I morti vanno rispettati, non cancellati” e, subito accanto, “Benny vive”, sono inneggianti a Benvenuto Gallo, il 24enne originario dello stesso quartiere rimasto colpito a morte durante un agguato nel novembre scorso: è questa la risposta alla decisione di cancellare e rimuovere i murales e gli altarini, a Napoli ce ne sono a centinaia, che ricordano giovani morti legati a contesti criminali.
Trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli per una ferita da proiettile alla nuca, il ragazzo morì dopo poche ore: già noto alle Forze dell’Ordine, era imparentato con Carmine Grimaldi detto “Bombolone”, ucciso sempre a San Pietro a Patierno nel 2007.
Come nei casi di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto a Via Duomo durante una rapina a cui era stato dedicato un murale (poi rimosso) e di Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere in Via Orsini mentre cercava di rapinarlo, anche a Benvenuto Gallo era stato dedicato un altarino, che è stato aggiunto alla lista di quelli da rimuovere.
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