Casamicciola: nella notte è crollato lo stabilimento termale Santa Rita, chiuso già dal terremoto del 2017.
Ischia, agosto 2017. Un boato impaurisce gli abitanti dell’isola e i villeggianti. Dopo pochissimi secondi, la terra torna a tremare. Il terremoto di Casamicciola di pochi anni fa ha portato tutti indietro nel tempo, poiché quell’area dell’isola è ben nota per i suoi movimenti sismici.
In seguito al terremoto del 2017, ci furono diversi crolli. Inoltre i vigili dichiararono pericolanti molti edifici, che furono necessariamente abbandonati. Uno di essi era l’antico stabilimento Termale Santa Rita di Casamicciola, crollato proprio stanotte.
Pare che solo un uomo sarebbe stato presente nell’area interessata al crollo, ma per fortuna non si registra nessun ferito. La zona è infatti disabitata, eppure una famiglia al momento non può raggiungere l’abitazione di residenza a causa della viabilità bloccata.
Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Ischia, per il primo intervento. Gli uomini della Protezione Civile si sono poi occupati della rimozione di detriti e macerie. Il sindacalista dell’Unione Sindacale di Base, Costantino Saporito, ha commentanto:
«Abbiamo ormai una cronica emergenza delle assunzioni che servono nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e specialmente in Campania. È ormai una esigenza strategica. Non è la prima volta che crollano edifici in quella zona. Il degrado edilizio è un problema serio».
Una domanda infatti sorge spontanea. Perché il Comune non ha effettuato una messa in sicurezza, se già nel 2017 gli esperti avevano fatto sgombrare la zona a causa dell’edificio pericolante? In ogni caso, sono ancora da chiarire le cause del crollo, agevolato sicuramente dal forte maltempo di questi giorni.
Lo stabilimento Termale Santa Rita di Casamicciola
Lo stabilimento Termale crollato stanotte era composto di tre piani. L’inaugurazione era avvenuta agli inizi del 1800, ma l’edificio fu poi ricostruito nel 1910. L’impianto termale godeva di splendida fame e risultò vincitore della medaglia d’oro al salone internazionale di Parigi del 1912 per la qualità delle proprie acque. Fino al terremoto del 2017 era stato operativo, ma subito dopo chiuso a causa dei danni subiti, con l’ordinanza di sgombero.
Ecco le dichiarazioni dei proprietari:
«Ancora una volta, l’incuria del governo ci lascia atterriti. Nessuna manutenzione, nessun progetto di ricostruzione, nessuna messa in sicurezza, nonostante gli evidenti danni lato strada. Totale abbandono da parte di Governo, Comune e Commissario alla ricostruzione».
La Protezione civile della Regione Campania, intanto, ha diramato un’allerta meteo valida per tutta la giornata di oggi per diverse criticità. Emanare tali allerte meteo non basta però a giustificare il crollo di edifici storici. Il degrado edilizio è infatti un problema più attuale che mai nella nostra regione.
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