“Heroes of change”: il progetto promosso da Amnesty International e realizzato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in collaborazione con l’istituto comprensivo Nicolini – Di Giacomo.
“Heroes of change“, eroi del cambiamento: è così che sarebbe bello definire gli studenti di oggi. La campagna “Start the change!” cofinanziata dall’Unione Europea e promossa da Amnesty International è riuscita nell’intento. Ha trasformato due classi di scuola media dell’istituto Nicolini – Di Giacomo di Napoli in veri e propri eroi.
Le classi che hanno aderito al progetto hanno iniziato dall’analisi dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, definiti dall’ONU. Gli OSS, conosciuti anche come “Agenda 2030“, hanno lo scopo di creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Accedere a fonti di energia pulita, raggiungere una crescita economica, ottenere la parità di genere, ridurre il tasso di povertà sono solo alcuni esempi.
Nella realtà odierna, in cui i più piccoli considerano “eroi” i personaggi dei fumetti o dei cartoni, è bello che passi un altro messaggio. Un “heroe of change” può essere ognuno di noi, se ci si pone un obiettivo che possa migliorare e cambiare il futuro del mondo in cui si vive, anche se in minima parte. È questo il messaggio della campagna di Amnesty International.
Lo svolgimento del progetto “Heroes of change”
Dopo l’analisi dell’Agenda 2030, gli alunni delle classi 3CD e 3D della scuola media Nicolini – Di Giacomo hanno creato ed impersonificato gli heroes of change. Con la loro fantasia, i ragazzi hanno immaginato che i loro eroi del cambiamento potessero raggiungere nel migliore dei modi gli obiettivi definiti dall’ONU.
Il progetto è iniziato con una prima fase di ideazione e di disegno degli eroi. Ecco un esempio:
«Napolethanos, meglio conosciuto come Ethan. Lui possiede sei gemme con sei poteri diversi. La blu trasforma in realtà ciò che si pensa; la gialla ha il potere del teletrasporto (…); l’azzurra ha il potere di chiamare a sè gli animali del mare e renderli propri amici. Con la gemma verde è possibile chiamare le forze della natura; con la rosa chiamare gli altri supereroi e con l’arancione è possibile unire tutti i poteri delle altre gemme».
Un’altra degli heroes of change è Azzurra, immaginata come una discendente della sirena Partenope. La piccola creatrice del disegno la descrive così:
«Ha il potere di volare (…) e di leggere l’anima delle persone. Riesce a rendere Napoli migliore ed è ciò che gli uomini chiamano coscienza».
I piccoli creatori dei nuovi eroi hanno poi avuto l’occasione di interpretarli. In questo, è stata fondamentale la guida dell’artista visiva Ilaria Turba, che ha guidato i ragazzi in un percorso artistico – educativo. Insieme sono riusciti a fondere disegno, fotografia e grafica in un unico progetto finale. Ad esempio, ecco Azzurra che “prende vita”:
Oppure, ecco un altro disegno di uno studente intento alla realizzazione del suo eroe:
Successivamente, una giuria composta dall’illustratore e grafico Guido Scarabottolo, dalla fumettista Anna Ciammitti e da Francesco Ceccarelli (fondatore e direttore creativo di Bunker) ha scelto le immagini da esporre al Museo Archeologico Nazionale. Eccone alcune:
A causa dell’emergenza sanitaria, i musei hanno recentemente riaperto e dunque il progetto della bellissima iniziativa è passato un po’ in secondo piano. Nonostante ciò, nel Giardino delle Fontane del MANN (entrando sulla destra), è possibile ammirare i capolavori degli studenti. Il progetto è senz’altro una metafora del fatto che i più giovani sono destinati ad essere i veri heroes of change!
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