Dopo anni in preda al degrado più assoluto, hanno finalmente avuto inizio i lavori nel Parco della Marinella in Via Vespucci, nelle immediate vicinanze di Via Marina e della Stazione Centrale di Piazza Garibaldi.
Un nuovo polmone verde per la città di Napoli, per troppo tempo soggetto a promesse di riqualificazioni mai avvenute, invaso da ratti e erbacce, rifiuti speciali, laterizi, copertoni. In condizioni sanitarie disumane, ci vivevano fino alla scorsa estate diversi senzatetto in baracche in lamiera, poi rimosse a più riprese nel corso degli anni fino all’intervento della Polizia Municipale nel 2017. Nel 2019 la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo di riqualificazione, su proposta dell’allora assessore al verde Ciro Borriello.
L’idea è quella di trasformare un luogo di degrado in un parco a misura di bambino, a due passi dal centro storico di Napoli. Il parco sarà recintato e videosorvegliato per impedire incursioni estranee, e stando a quanto dichiarato dal Comune in sede di presentazione del progetto, sarà munito di fontane, aiuole verdi, alberi di ulivi e agrumi.
Ma il progetto di riqualificazione ha radici ben più lontane ed è costellato da incendi dolosi tra cui quello del 2014, quando con l’allora vicesindaco Tommaso Sodano i lavori di bonifica slittarono proprio a causa del rogo. Due anni prima, un altro incendio era divampato tra le baracche abitate dai rom, decine andarono distrutte, da allora l’accampamento fu trasferito ma è rimasto meta di senza fissa dimora e tossicodipendenti.
Progetto promosso da ambientalisti nonché da Francesco Chirico, governatore della II Municipalità, che si è espresso così in merito: “C’è stata una svolta nell’ultimo periodo con un impegno concreto del Comune. Dopo la pubblicazione e l’aggiudicazione del bando, sono finalmente partiti i lavori, un momento che attendevamo da tanto”.
Anche l’assessore al Verde Luigi Felaco si è espresso sull’argomento: “In questo momento è in fase di realizzazione il muro perimetrale del parco, una parte dell’area è stata liberata dai rifiuti e per la restante è necessaria una bonifica, i fondi sono a disposizione. Appena terminata, la bonifica, si provvederà alla realizzazione dell’edificio ristoro, allo spazio ricovero per i giardinieri e alla cavea per gli eventi pubblici”.
La nuova area verde sarà compresa tra il bastione del Carmine, l’ex caserma di Cavalleria, il Mercato Ittico e le case popolari. Stavolta, salvo nuovi cambi di programma, per davvero.
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