Ieri anche il Teatro NEST di San Giovanni a Teduccio ha aderito all’iniziativa degli operatori del teatro “Facciamo luce sul teatro“, organizzata dall’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. I membri della compagnia del NEST e lo staff tutto hanno riaperto le porte del teatro, chiuse al pubblico in questi mesi di pandemia, e hanno simbolicamente acceso una luce negli spazi esterni alla sala, per sensibilizzare sulla grave situazione che vive il mondo dello spettacolo in questi mesi.
Giuseppe Gaudino, attore della compagnia NEST spiega che, come tutti gli operatori del settore, “noi non siamo entrati nel pacchetto di aiuti a sostegno delle categorie che hanno subito le chiusure durante la pandemia”. Il teatro, seppur chiuso al pubblico, ha cercato in ogni caso di non fermarsi. Grazie al progetto HeartH dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli le piccole compagnie hanno ritrovato almeno uno spazio per provare gli spettacoli. Il NEST ha ospitato la compagnia del The Beggars’ Theatre – Il Teatro dei Mendicanti, che porterà in scena, appena possibile, Giorni infelici per Re Lear, regia di Mariano Bauduin, con Lello Giulivo e Maurizio Murano.
“Alla fine ciò che rimane – continua Gaudino – è il desiderio di rivivere la socialità di questi spazi, in un’area in cui c’è grande bisogno di tenere le porte aperte. Il NEST nasce in un’area in cui era stato estirpato l’organo sociale primario: la scuola. Nasciamo sulle spoglie di una scuola abbandonata. Abbiamo colmato un buco sociale”. Intanto l’Assemblea campana dei lavoratori dello spettacolo continua la lotta sul fronte del Reddito d’intermittenza per i lavoratori dello spettacolo e il riconoscimento del Registro di Categoria Attrici e Attori Professionisti.