La denuncia della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.: “Epilogo più triste dopo i casi delle Torri Aragonesi e di Portosalvo e i fallimenti dei grandi progetti finanziati con fondi Ue”
“La svendita del patrimonio di Napoli è il punto più basso in cui l’amministrazione De Magistris ha precipitato il nostro capoluogo. Dopo aver messo in saldi i tram storici, che altrove avrebbero un valore inestimabile, aver eliminato alberi e verde in ogni angolo della città, e dopo i misteri irrisolti delle Torri Aragonesi e della Chiesa di Portosalvo, le cui opere di restauro sono avvolte nel mistero più fitto a oltre dieci anni dai rispettivi affidamenti, il paradosso lo si è raggiunto con l’affidamento della Villa Comunale a un’associazione privata. Senza dimenticare l’assoluta incapacità a far partite grandi opere che sarebbero state finanziate con fondi europei, come il grande progetto Porto di Napoli e il Progetto Centro Storico, miseramente falliti e le cui risorse sono tornate al mittente. Non poteva esserci epilogo peggiore dopo dieci anni di scempi e disastri a firma dell’attuale primo cittadino”.
“L’operazione di cessione a privati della nostra storica Villa è la chiara ammissione di un fallimento. Chi non è stato in grado di salvaguardare dal degrado e dalla fatiscenza il più importante polmone verde della città, per tradizione, storia e architettura, lo affida a terzi, sottraendo alla città un bene comune”.