La prossima settimana, tra lunedì e martedì, il governo deciderà le nuove misure anti Covid, per aggiornare l’attuale dpcm, in scadenza il prossimo 6 aprile. Sarà sicuramente mantenuto l’attuale impianto a fasce, zone bianche, gialle, arancioni e rosse, anche se fino a Pasqua e Pasquetta, per via dell’ultimo decreto, tutta Italia sarà arancione o rossa.
La principale novità del nuovo provvedimento sarà quasi sicuramente la riapertura delle scuole, almeno per i più piccoli. Sarà questa l’unica attività che probabilmente potrà ripartire. Potranno tornare tra i banchi i bambini dall’asilo nido fino alle medie, anche in zona rossa. È possibile che per permettere agli istituti di riaprire i battenti si organizzi uno screening di massa: tutti gli studenti prima dell’eventuale ritorno a scuola dovranno fare un tampone rapido, e poi il test dovrà essere ripetuto ogni settimana. Se un ragazzo risultasse positivo tutta la classe dovrebbe essere sottoposta a tampone molecolare.
Altra questione è quella dei colori. Per gli esperti è presto per reintrodurre le zone gialle: per gli scienziati sarebbe auspicabile prolungare ancora per qualche settimana le attuali misure restrittive, per evitare che la riapertura di bar e ristoranti possa creare nuovi assembramenti. Sulla linea del rigore il ministro della Salute Speranza, che chiede di non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.
Chiaramente non sarà possibile riaprire cinema e teatri il 27 marzo, come era stato scritto nel primo dpcm varato da Draghi, perché appunto la precondizioni necessaria era che la riapertura avvenisse in zona bianca o gialla. Sul tavolo anche la riapertura di parrucchieri e barbieri, che sono stati chiusi anche in zona rossa, mentre durante il governo Conte bis erano considerati luoghi abbastanza sicuri dopo l’adozione di tutti i protocolli di sicurezza.