nizierà ogg, 26 marzo, a Napoli la distribuzione del vaccino ai medici di famiglia che hanno aderito alla campagna di profilassi. Avranno dosi di Moderna che potranno conservare nei frigoriferi per un massimo di trenta giorni a una temperatura tra 2 e 8 gradi. Su 550 medici di medicina generale, in 169 hanno dato l’adesione per vaccinare in studio e a domicilio i propri assistiti. L’Asl Napoli 1 Centro consegnerà le borse termiche con le prime dosi a 20 di loro, poi, entro lunedì, a tutti coloro che hanno aderito alla campagna che per ora riguarda over 80 non deambulanti, fragili e disabili.
” Al momento i medici di famiglia sono 168, ma speriamo che aumentino – afferma Pina Tommasielli responsabile per l’Unità di crisi regionale dell’assistenza territoriale – appena avranno le dosi potranno andare a vaccinare a domicilio i propri assistititi o riceverli negli studi. Chi, invece, è assistito da un medico che non ha aderito dovrà attendere di essere preso in carico dall’Asl. È evidente che ci sono delle difficoltà a causa della mancanza di personale, per questo sarebbe auspicabile la partecipazione di tutti i medici di famiglia, ma non è un obbligo ” . Per ogni iniezione effettuata i medici riceveranno un compenso di circa 10 euro se la vaccinazione sarà effettuata nei centri attivati dalle Asl, 12 se avverrà nei propri studi ( prima e seconda dose) e 18 per quelle a casa dell’assistito. ” È auspicabile che le Asl organizzino anche un servizio ufficiale oltre a quello dei medici di famiglia – aggiunge Tommasielli – ma dobbiamo ricordare le difficoltà soprattutto per la mancanza di personale dopo 13 anni di stop alle assunzioni. Nella sola Napoli ci sono 10 mila richieste di vaccinazioni domiciliari, ma in molti ora potrebbero decidere di andare nello studio del medico di base che magari è a pochi passi dalla propria abitazione ” .
Intanto, dopo le parole di Mario Draghi e l’esortazione a tutte le Regioni ad accelerare nella vaccinazioni, Palazzo Santa Lucia ha deciso di pubblicare le tabella sullo stato della profilassi, aggiornata alle 14 di ieri. Secondo quanto si legge sono state effettuate 488.318 prime dosi e 229.872 seconde per un totale di 718.190 vaccinati. L’Unità di crisi regionale segnala inoltre che ” per quanto riguarda gli over 80, la percentuale dei vaccinati è del 60,7 per cento; del personale del mondo della scuola, compreso quello delle università dell’83,51 per cento; quella delle forze dell’ordine del 79,4″. Il piano prevede anche di triplicare gli attuali 124 punti vaccinali già attivi, ma servono vaccini e personale per farli funzionare. Ieri sono state consegnate altre 25.900 nuove dosi di AstraZeneca. Si aggiungono alle 121.680 di Pfizer già arrivate e alle 23.000 di Moderna. Ed è attiva la procedura on line per ” l’acquisizione delle disponibilità dei medici specializzandi della Campania, sin dal primo anno di corso, per il piano di somministrazione vaccini anti Sars- Cov 2″. Si potrà aderire attraverso il link: https:// personalessr. regione. campania. it/ pages/ main/ index. php. Sono già 580 le adesioni. Le nuove forniture di vaccini serviranno a completare la profilassi riservata agli over 80 ( prima dose per chi non l’ha avuta più i richiami) e ad andare avanti con gli over 70, i caregiver di persone che hanno bisogno di assistenza e i fragili con malattie croniche. Praticamente chiuso il ciclo di vaccinazione dei sanitari e nei prossimi giorni sarà richiamato chi non si è presentato, mentre è in chiusura anche il ciclo di dosi alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco. Dai dati del ministero della Sanità risulta che in Campania è stato somministrato il 90 per cento delle dosi ricevute. E il governatore Vincenzo De Luca afferma che sono state già consegnate ” 170 mila card di avvenuta vaccinazione al personale sanitario. Sono circa 4 milioni le card di passaporto vaccinale ordinate e saranno consegnate a tutti i cittadini vaccinati. L’obiettivo è utilizzare questo certificazione per rilanciare interi comparti economici, in particolare quello turistico, cercando di legare l’offerta dei nostri territori alla certificazione di immunità degli operatori del settore”.