Campania verso la zona arancione dopo un mese e mezzo di “massima restrizione”: l’incidenza di contagio è in calo ma i dati preoccupano.
La Campania da venerdì prossimo, in seguito al monitoraggio Iss-Ministero della Salute, potrebbe essere dichiarata zona arancione dopo 6 settimane passate in zona rossa. I dati del contagio sono sicuramente in calo ma siamo ben lontani dall’uscire dall’emergenza Coronavirus.
Questa possibilità si prefigura in seguito al calo dell’indice Rt grazie al minor numero di positivi sintomatici, ma ci sono altri elementi che continuano a preoccupare: la regione, secondo i dati Gimbe, è ancora prima in Italia per numero di positivi Covid/100mila abitanti.
Per ora anche i dati dell’occupazione delle terapie intensive e della degenze ordinarie si mantiene sotto livello di allerta, ma lo scarto tra i margini è davvero minimo e basta poco per ritrovarsi al collasso. Dati ancora angoscianti, quindi, e nessun respiro di sollievo per i campani.
Intanto, la campagna vaccinale procede ma a rilento e in zona arancione, secondo il nuovo dpcm del governo Draghi, ci sarà il rientro in classe per gli alunni di seconda e terza media e di almeno il 50% per gli studenti delle scuole superiori.
Ci si chiede quale sia la reazione di De Luca e se possa emanare comunque ordinanze restrittive. Ma soprattutto, cìè da capire quale sia stato il problema che non ha determinato un netto miglioramento delle condizioni della Campania dopo aver passato un mese e mezzo in un regime di “massima restrizione”.