A meno di ventiquattr’ore dalla celebrazione della Festa della Liberazione, Acerra diventa l’esempio perfetto per ricordarci dell’importanza della ricorrenza antifascista e antinazista: nella notte, infatti, la corona d’alloro posta dal sindaco Raffaele Lettieri davanti al Monumento dei Caduti di Piazzale Renella poche ore prima, è stata distrutta da ignoti. Un episodio intriso di un’amara ironia, considerato che la città è insignita della medaglia d’oro al merito civile per essersi distinta nella lotta alle rappresaglie tedesche nel corso del 1943.
Il presidente del Consiglio Comunale, Andrea Piatto, ha prontamente espresso tutto il suo dissenso per ‘‘un atto vandalico gravissimo, che indigna. Il virus dell’intolleranza e del fanatismo colpisce la nostra comunità, che invece si riconosce da sempre nei valori e nei principi della democrazia e dell’antifascismo.’’ Conscio del simbolismo negativo di cui tale gesto si fa portatore, ha continuato chiarendo: ‘‘Chiunque sia stato non pensi di intimorirci e se ne assuma le conseguenze. Di fronte a questi atti noi diciamo ancora più forte: viva la Democrazia, viva la Resistenza.’’ Ha concluso il suo commento invitando a sanare i conflitti e a usare le parole, ‘‘che sono pietre’’, per ‘‘costruire ponti.’’
Durante la cerimonia tenutasi il 25 aprile, erano presenti il primo cittadino Lettieri, lo stesso Piatto, le forze dell’ordine, i rappresentanti dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e le autorità militari.