Draghi: “Bene la proposta di Biden, ma bisogna togliere blocchi alle esportazioni”
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha affermato che bisogna puntare alla rimozione dei blocchi per l’esportazione. A parere del premier, sarebbe un passo avanti molto più grande della rimozione dei brevetti proposta da Biden. È una posizione che ha sostenuto dopo il summit UE a Porto, intervistato dai giornalisti: “Siamo di fronte a un evento unico: milioni di persone, che non sono in condizione di acquistare i vaccini, stanno morendo” perché provenienti da paesi che non possono permettersi vaccini. Draghi ha esortato i Paesi produttori, nella specie l’America ed il Regno Unito, a rimuovere i blocchi alle esportazioni. A parere del presidente del Consiglio l’UE deve avanzare pretese su questo campo, avendo “esportato il 50% della produzione verso Paesi che non esportano”.
Draghi ha sottolineato anche che le case farmaceutiche hanno ricevuto grossi sovvenzionamenti dai governi in questi mesi. Per questo motivo è opportuno seguire anche la proposta di Biden liberalizzando i brevetti per i vaccini. In parole povere, occorre ricorrere ad ogni mezzo per aiutare i paesi più poveri e privi di un’industria farmaceutica. Draghi ha sottolineato che chi conosce la materia suggerisce che questa misura temporanea non sia un disincentivo per l’industria farmaceutica. Ma restano due problemi, varrebbe a dire la sicurezza della produzione e la complessità del processo produttivo..
Von Der Leyen condivide: “Invitiamo tutti a impegnarsi ad esportare”
La posizione è condivisa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “L’Unione europea è l’unica regione democratica del mondo che esporta su larga scala. Circa il 50% di quanto viene prodotto in Europa viene esportato verso circa 90 Paesi, incluso Covax. Sono circa 200 milioni di dosi che sono state esportate e circa 200 milioni di dosi distribuite agli europei. Invitiamo tutti quanti si impegnano nel dibattito della deroga temporanea dei brevetti di unirsi a noi ad impegnarsi ad esportare una larga parte di quanto producono”.
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Foto dal Fatto Quotidiano
