venerdì, Novembre 22, 2024
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Vaccino AstraZeneca: l’Ue non rinnova il contratto

Sono previste 7 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca entro fine giugno, ma saranno le ultime.

La Commissione Ue ha deciso di non rinnovare il contratto. Una mossa attesa dopo che Bruxelles aveva avviato un’azione legale per inaffidabilità contro il produttore di vaccini anti-Covid.

Intanto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, attacca: “c’è una carenza di vaccini a livello nazionale”, mentre il Lazio ha esaurito le prenotazioni di Pfizer per maggio e la Lombardia da mezzanotte apre alle somministrazioni per gli over 50.

L’Europa si prepara dunque ad interrompere le forniture di AstraZeneca con la fine del semestre.

“Non abbiamo rinnovato l’ordine dopo giugno. Vedremo cosa succederà”, ha detto il commissario al Commercio interno, Thierry Breton.

“La consegna di tutte le dosi previste dal contratto in vigore con AstraZeneca è la priorità per noi. Il contratto resta in vigore fino alla consegna dell’ultima dose”. Così un portavoce dell’Esecutivo comunitario dopo le dichiarazioni del commissario Ue, Thierry Breton.

Il vaccino AstraZeneca è importante per il nostro portafoglio e viene somministrato a migliaia di europei. La società non ha rispettato gli impegni contrattuali e per questo la Commissione ha avviato un’azione giudiziaria. In passato abbiamo informato che non abbiamo esercitato l’opzione dei 100milioni dosi aggiuntive. Non ci possiamo pronunciare per il futuro

 

In Campania però hanno appena terminato le dosi Pfizer, in anticipo sulle consegne del preparato fissate per mercoledì. Nel Lazio non c’è più neanche uno slot libero fino a fine maggio per immunizzarsi col vaccino tedesco-americano. Nella regione guidata da Vincenzo De Luca la carenza di fiale determina la chiusura di due importanti punti vaccinali (la mostra d’Oltremare e l’hangar di Capodichino) che da soli fanno 13mila punture al giorno.

Il riequilibrio però sta avvenendo: Pfizer consegna puntualmente 2,1 milioni di dosi ogni martedì e lo stock viene ripartito pro-quota, da metà aprile, secondo il principio «una testa, un vaccino».

Non ha certo giovato la scelta di De Luca di mettere in sicurezza prima del piano nazionale le isole come Procida. C’è da far ripartire il turismo, certo, ma tra oggi e domani c’è il rischio che gli over 60, 70 e 80 rimasti da coprire debbano attendere almeno due giorni perché la Campania è rimasta a secco. Nel Lazio la questione si lega a doppio filo alla scelta della Regione di dare facoltà di scelta su quale vaccino farsi somministrare. Pfizer gode di una credibilità maggiore anche per una comunicazione ondivaga che ha penalizzato AstraZeneca che è infatti sotto-utilizzato nel Lazio e in Campania.

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