di Maria Migliozzi – Nella corte della REGGIA DI CASERTA abbiamo un Masaniello smisurato ricco di briosità: FRANCESCO MARTUCCI, dai suoi spicchi cosi eleganti e gentili, posti nei suoi piatti cosi accoglienti, da divenire virale con il suo forte senso percettivo del gusto.
Una disarmante personalità tenace, fino ad arrivare al cuore nobile di Sophia Loren.
Un masaniello anarchico, tecnico, obiettivo, una full immersion nella sua passione costante, fatto di misticanza, di colori, odori, prodotti tradizionali.
Ogni “creazione” comporta una rappresentazione complementare, associando dialogo, cibo, e cultura in un unico concept.
Francesco Martucci inizia la sua carriera con abnegazione e costanza, un uomo esploratore che investe il suo tempo
forgiandosi costantemente, da questo si evince nelle sue pizze una forte esternazione di se, un mix di emozioni disparate tra loro che prendono forma, impastare per vocazione con traguardi dettati da un forte credo.
Il 12 gennaio 2012 apre il suo primo locale in via Lincoln n.7, continua la sua sperimentazione, la sua condivisione con i clienti, fino a determinare la sua nuova location di successo nel 2017 con Martucciland, architettando un area diretta con il cliente con l’utilizzo di materie prime, dedicando anche una zona al gluten free.
Un Martucci che si afferma come migliore pizzeria D’Italia , vincitore top pizze, un quadro curriculare di tutto rispetto fornendo un omaggio anche Massimo Bottura con le quattro consistenze, una pizza bianca con quattro parmigiani: fonduta 20 mesi, grattugiato 26 mesi, a scaglie 30 mesi, spuma 120 mesi.
Un uomo che insegna, esorta, realizza, un Martucci maestro, rimanendo fino alla fine dei suoi giorni nella sua postazione prescelta , un ritratto di umiltà e devozione da seguire nella sua forma mentis, un punto di riferimento per i giovani aspiranti che scelgono di intraprendere questa strada.