A quaranta anni dalla morte di Alfredino Rampi, Sky ripercorre con una miniserie in quattro puntate la storia del bambino che nel giugno del 1981 cadde in un pozzo nei pressi di Vermicino, in provincia di Roma.
L’appuntamento è lunedì 21 e 28 giugno Su Sky Cinema e in streaming su Now.
Chi era Alfredino?
Alfredino Rampi era un bimbo di sei anni caduto accidentalmente in un pozzo artesiano vicino Frascati, in provincia di Roma, a pochi metri dalla casa di famiglia. Sprofondò prima a 36 metri, poi fino a 60 metri di profondità. E non ne uscì più. Una ferita mai rimarginata, una storia che ha lasciato un segno indelebile nella coscienza degli italiani e in un certo qual modo un profondo senso di colpa generale che si fa fatica a superare.
Ora, quella cronaca così dolorosa, si trasforma in una serie tv: “Alfredino – Una storia italiana”, quattro episodi divisi in due appuntamenti, il 21 e 28 giugno su Sky Cinema. Oppure in streaming su Now tv. Alla regia è stato chiamato Marco Pontecorvo mentre nel cast troviamo Anna Foglietta nel ruolo della mamma del piccolo Alfredino Rampi. Vinicio Marchioni è stato scelto per la parte di Nando Broglio. Questo è il nome del vigile del fuoco che ha avuto l’arduo compito di tenere compagnia al piccolo Alfredino e motivarlo in quelle ore tremende. Luca Angeletti è Ferdinando Rampi, il padre di Alfredo. Poi ci sono anche: Beniamino Marcone, Giacomo Ferrara, Valentina Romani, Daniele La Leggia, Riccardo De Filippis e Massimo Dapporto nei panni dell’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia afferma:
Quella di raccontare la storia del piccolo Alfredo Rampi è stata una scelta non semplice, sulla quale ci siamo interrogati molto. È una storia che ha lasciato una traccia indelebile nelle coscienze degli italiani e un senso di colpa collettivo che non è mai stato superato. Nessuno potrà mai spiegare a parole né comprendere il dramma che ha travolto questa famiglia.
La storia di Alfredino, ricordiamo diede il via alla creazione della Protezione Civile: un’organizzazione di uomini e donne dello Stato capaci di intervenire con velocità e professionalità in eventi calamitosi, catastrofi, situazioni di emergenza al fine di garantire l’incolumità delle persone, dei beni e dell’ambiente. Il sacrificio di Alfredino, in questo senso, non è stato vano. Anche se ogni volta che ci ricorderemo di lui non potremo non pensare all’amarezza di non averlo visto uscire vivo da quel pozzo profondo e buio. Dove il suo innocente sorriso si è spento per sempre.