Nicola, il bambino di soli due mesi, scomparso per quasi due giorni e poi ritrovato nei boschi di Palazzuolo sul Senio, è stato finalmente dimesso dal Meyer di Firenze, l’ospedale dove era in osservazione. Il piccolo vi era stato portato in elicottero, tra le braccia della madre, mentre il padre era rimasto vicino all’altro figlio di quattro anni.
«Il piccolo ha trascorso una notte tranquilla in uno dei letti dedicati all’osservazione breve all’interno del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer. Ha riposato insieme alla mamma. Questa mattina, trascorse le 24 ore necessarie per l’osservazione, le sue condizioni sono apparse buone ed è stato quindi dimesso alle ore 10 circa», ha dichiarato il Meyer.
Cercando di fare chiarezza
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Leonardo Tanturli ha tentato di fare chiarezza su alcuni punti.
Per quanto riguarda l’allarme, lanciato dopo diverse ore, il padre del piccolo Nicola ha dichiarato:
«È stato un errore, riconosco che abbiamo sbagliato. Certo, eravamo molto preoccupati, ma conosco bene la zona. Io e la mia compagna pensavamo di riuscire a trovarlo presto. Dopo alcune ore, visto che lo chiamavamo e non rispondeva abbiamo pensato che si fosse addormentato vicino a casa, così abbiamo pensato che all’alba si sarebbe svegliato e l’avremmo ritrovato. Purtroppo non è stato così, a quel punto abbiamo chiamato il 112».
Per quanto concerne l’allontanamento, invece, ha risposto:
«Sì. Vivendo in campagna è abituato a camminare in autonomia, ma finora solo per alcune decine di metri. Non si era mai spinto così tanto. Negli ultimi tempi è cresciuto di qualche centimetro, adesso riesce a raggiungere la maniglia. Deve avere aperto la porta, forse non ci ha trovato e iniziato a cercarci».