sabato, Novembre 23, 2024
HomeSportNazionale Euro2020: gli ingredienti di una squadra che fa sognare

Nazionale Euro2020: gli ingredienti di una squadra che fa sognare

Ad attenderla a Monaco è probabilmente una delle sfide più difficili di questo Europeo, ma la Nazionale azzurra è già riuscita in una piccola, grande impresa: far ritornare gli italiani a sognare.

Sembrano lontani, ormai, i giorni dell’amarezza per i Mondiali in Russia sfumati o di una Nazionale  dalla personalità indecisa e trasparente. Gli Azzurri di Euro2020 hanno convinto tutti, dalla stampa ai tifosi, nonostante le poche speranze degli esordi. Oggi un’intera nazione ammira e apprezza un gruppo che si è fatto strada sgomitando e che, poco alla volta, sta riuscendo a prendersi le proprie soddisfazioni. Quanto ancora durerà il sogno azzurro in questo Europeo in cui quasi tutte le grandi sono state fatte fuori lo dirà solo il tempo, ma sta di fatto che la Nazionale ha già conquistato i cuori di tutti i tifosi italiani.

La squadra: un melting pot riuscito

Quello che sembrava essere un potenziale punto debole della Nazionale italiana di calcio si è rivelato essere, invece, proprio il punto di forza della squadra. La provenienza estremamente diversa dei giocatori ha costretto il mister Mancini a dover creare una squadra ex novo, senza potersi adagiare su moduli già provati in campionato. Se Juventus, Napoli e Sassuolo sono i club che hanno prestato più personalità alla squadra, non mancano importanti contributi da squadre italiane come Torino, Atalanta, Roma e Lazio, ma anche estere come il Paris Saint-Germain e il Chelsea. Eppure Mancini è riuscito a creare una perfetta amalgama tra queste personalità così differenti tra loro, abituate a giocare non soltanto con diversi moduli e ritmi ma, talvolta, anche in campionati diversi. Il risultato è un gruppo compatto, che sembra giocare insieme da anni: e questo si vede, sia in campo che fuori. 

Le personalità dell’Italia di Euro2020

In un europeo sgangherato dove gli storici Golia (Francia, Germania, Portogallo) vengono messi in difficoltà dai Davide di turno (Svizzera, Ungheria, Polonia), l’Italia si posiziona un po’ nel mezzo. Da un lato, infatti, c’è la storica importanza della Nazionale azzurra, vincitrice di quattro mondiali e un europeo, che non può essere taciuta né trascurata. Dall’altro lato, tuttavia, è di dominio pubblico che l’Italia degli ultimi anni sia stata una squadra sottotono e ne è dimostrazione l’esclusione dagli ultimi Mondiali del 2018, considerata ormai la Waterloo degli Azzurri. 

A differenza di Napoleone, però, l’Italia si è rialzata e, passo dopo passo, è riuscita a riconquistarsi la dignità che le spetta. Se Mancini rappresenta il nuovo generale di questa Italia, merito dei successi della Nazionale va dato, soprattutto, ai suoi soldati, i giocatori che hanno realizzato questa specie di Restaurazione. 

C’è la montagna Donnarumma tra i pali, che è riuscito a far violare la sua porta solamente in un’occasione. Ci sono veterani come Chiellini e Bonucci, pilastri della difesa, che hanno trovato in Di Lorenzo, Spinazzola, Acerbi ed Emerson alleati – e forse anche eredi – importanti. C’è il centrocampo “di personalità” di Jorginho, Barella e Verratti e anche capace di risolvere intere partite grazie a Pessina e Locatelli. C’è l’attacco che ferisce in punta di fioretto dei titolari Immobile ed Insigne e di Chiesa, quello fisico che protegge ed incassa pur di non perdere la palla di Belotti, quello che ci prova fino alla fine di Berardi e Raspadori. E poi c’è una panchina di qualità, che chiamare “riserve” è riduttivo, perché l’Italia di Mancini sembra riuscire a dare il giusto spazio a tutti. 

Azzurri 2021 come l’Italia del 2006?

Sarà l’euforia del momento, ma sembra impossibile non associare gli Azzurri di Euro 2020 alla Nazionale del 2006, vincitrice dell’ultimo Mondiale per l’Italia. Anche Marcello Lippi, CT proprio di quella Nazionale, ha affermato di trovare negli Azzurri di Mancini lo stesso spirito e la stessa “voglia di esserci” della squadra che portò l’Italia sul tetto del mondo 15 anni fa. Certo, l’Italia di oggi deve fare a meno di personalità affermate e preziosissime come quella di Totti, Inzaghi, Del Piero o Cannavaro, giusto per fare alcuni nomi. Ma forse gli Azzurri di Mancini hanno trovato qualcosa di diverso, una loro personalissima quadra, che sembra averli riportati sulla “dritta via”. 

È ancora presto per dirlo, ma ci auguriamo tutti che questo sogno italiano duri al più lungo possibile e che, un giorno, qualcuno potrà cantare degli Azzurri del 2021 come i The Giornalisti hanno fatto per la Nazionale del 2006!

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO
error: IL CONTENUTO È PROTETTO