Nella busta contenente un proiettile recapitata al dg dell’ospedale Moscati anche un foglio con frasi sconnesse.
Non si conoscono le motivazioni che hanno spinto qualcuno ad inviare minacce a Renato Pizzuti, il dirigente generale dell’ospedale Moscati di Avellino. All’interno della busta, oltre al proiettile, un foglio con alcune frasi sconnesse. Manca, tuttavia, una vera rivendicazione. Lo stesso Pizzuti dichiara di non avere alcuna idea sulle motivazioni che hanno potuto spingere l’autore delle minacce. La Polizia di Stato ha perciò aperto un fascicolo per andare in fondo a questa storia e vederci chiaro.
Il sostegno del mondo politico e medico
Immediata la reazione del mondo politico che si è subito schierato al fianco del dirigente. Il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha rilasciato una nota:
L’Amministrazione Comunale e la comunità di Avellino sono al fianco di Renato Pizzuti. Esprimiamo solidarietà al manager dell’azienda ospedaliera Moscati a cui manifestiamo anche una convinta vicinanza nell’azione di contrasto nei confronti di chi prova in maniera vigliacca a condizionare il suo operato. Siamo convinti che il direttore generale del Moscati non si lascerà intimorire.
Anche la Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Campania, per mezzo del presidente Enzo Alaia, ha espresso vicinanza a Pizzuti per le minacce ricevute.
Sono certo che non si lascerà intimorire da chicchessia e continuerà il suo lavoro con la determinazione che lo ha fin qui contraddistinto.
Giovanni Migliore, presidente della Federazione delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, afferma invece che:
Il messaggio intimidatorio a Renato Pizzuti è un fatto insopportabile e deplorevole, che condanniamo con forza. Al collega tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Il vile gesto non colpisce soltanto Pizzuti, ma è un attacco ad una categoria di professionisti che ogni giorno lavorano con sacrificio, serietà e grande spirito di servizio nell’esclusivo interesse dei cittadini. Renato, così come ciascuno di noi, non si lascerà mai condizionare da questi inaccettabili gesti e proseguirà la sua attività con serietà e trasparenza, e il rigore che lo contraddistingue. A Renato Pizzuti e ai suoi cari tutto il nostro sostegno.
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