L’Italia del canottaggio ha dimostrato di essere più forte della avversità poiché con un quattro senza rimaneggiato all’ultimo momento, a causa di una positività da Covid-19, ha conquistato una strepitosa medaglia di bronzo alle spalle di Australia, oro, e Romania, argento.
Tutto si è svolto in pochissime ore: questa mattina alle sei è arrivato il risultato del test che decretava la positività di Bruno Rosetti, il numero tre della barca, e quindi il ditti Francesco Cattaneo ha deciso di sostituirlo con Marco Di Costanzo capovoga del due senza che, di lì a poco, avrebbe dovuto disputare la semifinale.
Nonostante questo cambio improvviso, la maturità dei ragazzi ha consentito a questo equipaggio di affrontare una gara difficile sia per le condizioni in cui versava il bacino olimpico del Sea Forest Waterway – sferzato da un vento che mulinava in continuazione – e sia per lo spessore degli equipaggi in gara.
Nonostante questo Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino hanno subito attaccato l’Australia e la Romania e, sul finale, mentre erano in procinto di superare la Gran Bretagna, quest’ultima ha ostacolato la formazione azzurra perdendo la direzione forse a causa del vento e causando lo sbandamento anche dell’Italia che, in questo modo, non ha potuto più terminare l’attacco alla Romania e ha chiuso la gara terza a 84 centesimi dall’oro dell’Australia e a 47 centesimi dall’argento della Romania.
Grande soddisfazione per il giuglianese Giuseppe Vicino, che vive sulla fascia costiera della terza città della Campania e spesso si allena sulle sponde del lago Patria.
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