Stefano Sorano ha perso la vita giovane, a soli 25 anni. Nel maggio 2020 un sarcoma polmonare ha avuto la meglio su di lui. Il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, lo ricordò come ragazzo buono e generoso al suo funerale, nel dolore dei suoi cari. Aveva conseguito la laurea in giurisprudenza da poco quando, nel luglio del 2019, ha scoperto di avere un sarcoma polmonare. Lo trattò chirurgicamente al Monaldi, è passato poi al Pascale nel reparto del dottore Apice. Le cure non hanno purtroppo dato l’esito sperato. Le condizioni di Stefano erano molto gravi e c’erano pochi margini di successo.
In nome di Stefano è nato un torneo di calcio al Centro Sportivo ‘Studi del Movimento‘. È iniziata una raccolta fondi da parte degli amici e questi fondi oggi sono stati devoluti al Pascale, l’Istituto dei tumori di Napoli in cui il giovane è stato in cura. «Il suo breve passaggio sulla terra non deve essere vano», dicono. i parenti. Con quest’obiettivo è stato fondato il torneo “Hakuna Matata“, modo di dire in swahili (reso famoso dal film Disney “Il Re Leone“), rendibile in italiano come «senza pensieri». Era una frase cui Stefano era affezionato: se l’era tatuata infatti proprio sul polmone destro, in tempi in cui ancora non aveva idea della malattia.
Oggi c’è stata la consegna dei fondi provenienti dalle quote dei partecipanti al torneo, avvenuta nella stanza del direttore generale del Pascale. A consegnare un assegno gigante simbolico è stata la zia Tiziana che fece da madre a Stefano, che aveva perso la mamma a quattro anni. Con lei la fidanzata Federica e gli amici, tutti con la memoria di Federico nel cuore.
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