“Nella tarda serata di ieri un detenuto in evidente stato di agitazione, nel Reparto Tevere, ha posto in essere una immotivata azione di protesta. Il ristretto ha appiccato il fuoco alle suppellettili della propria cella ove le fiamme propagatesi velocemente e senza controllo hanno – inoltre – avvolto alcuni materassi. Una intensa colonna di fumo nero e acre ha riempito la Sezione detentiva. Il tempestivo e professionale intervento dei poliziotti penitenziari ha consentito la messa in sicurezza dei numerosi detenuti presenti nella sezione, facendoli riparare all’esterno nei cortili passeggi. Poi si è provveduto allo spegnimento dell’incendio che ha causato tanta tensione e panico.”
È questa la denuncia arrivata da Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. L’episodio denunciato è avvenuto ieri sera, nel Settore Tevere del carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove un detenuto ha dato fuoco all’arredo della sua cella.
“Nonostante il ridotto numero dei poliziotti presenti in servizio, grazie al loro intervento si è evitato il peggio, ripristinando l’ordine e sicurezza ma quello che più conta tutelando l’integrità fisica di tutti, evitando l’impiego dei vigili del fuoco giunti in Istituto unitamente ad alcune volanti della P. S. Ai colleghi che hanno gestito il grave evento critico va tutto il compiacimento del SAPPE Campania. Per tanto si invita la Direzione ed il Comando del Reparto a proporre le giuste ricompense al predetto personale”
ha continuato Fattorello, sottolineando la bravura e la prontezza degli agenti presenti sul posto.
Simili parole sono state spese dal segretario generale del SAPPE, Donato Capece, nei confronti del coraggio e della professionalità dei poliziotti penitenziari.
“Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti di servizio nel Reparto. E anche dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti, ma è evidente che l’Amministrazione Penitenziaria deve trovare serie e urgenti soluzioni alla grave situazione riferita all’organico del Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere sannita”
ha concluso il segretario generale del SAPPE