Nel corso di una sua visita al Petraio, nel quartiere Vomero, abbiamo intervistato il candidato sindaco Gaetano Manfredi. Ecco la trascrizione delle sue parole.
Il candidato sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha visitato il quartiere del Petraio (già protagonista del nostro articolo sul Maggio al Petraio), nel cuore del Vomero. Proprio qui, tra la splendida cornice paesaggistica offerta dal luogo e le sue bellezze, il candidato unico di PD e 5 Stelle ha compiuto un tour tra i suggestivi gradini del borgo. All’incontro, oltre ai residenti, presenti numerosi associazioni di quartiere e alcuni candidati alla V Municipalità del Vomero-Arenella (Pierluigi Fusco e Giulia Polverino). Presenti anche il candidato alla II Municipalità, Alessandro Felice De Siena e la candidata al Consiglio Comunale Gabriella Maggiore.
Durante il tour Manfredi ha goduto dello splendido panorama del Petraio, ma ha anche accolto alcune lamentele e criticità proprie della zona. Malgrado le sue bellezza infatti, il quartiere presenta varie problematiche, soprattutto legate all’accessibilità della zona (come l’assenza di corrimano).
Al termine del suo tour il candidato sindaco ha concesso un’intervista ai nostri microfoni.
L’intervista a Manfredi
Di seguito riportiamo la trascrizione dell’intervista rilasciata da Manfredi.
Ricordiamo che il video dell’intervista è visionabile sia sulla nostra pagina Facebook che Instagram.
D: Nelle sue recenti dichiarazioni ha affermato: “Napoli non ha bisogno di assistenzialismo ma di essere una città importante per il Paese“. Queste sue parole fanno riflettere su una tematica spesso affrontata, ovvero che, spesso e volentieri, sembra che i problemi della nostra città passino in Italia in secondo piano. Le chiedo innanzitutto secondo lei perché accade questo e come pensa di migliorare questa situazione.
R: Io credo che Napoli non ha la considerazione politica che merita a livello nazionale perché l’eccessiva conflittualità degli ultimi anni l’ha resa marginale e periferica rispetto alle grandi discussioni che ci sono state nel Paese. Napoli è la terza città di Italia e deve avere una forte rappresentanza per farsi rispettare e ottenere quello che merita, nell’interesse dei cittadini napoletani.
D: Oggi lei ha fatto una passeggiata qui, nel quartiere Petraio; le chiedo se pensa che ci siano disparità tra alcuni quartieri detti della “Napoli bene” e le zone periferiche. E se pensa in qualche modo, come lei ha anticipato, di diminuire questo divario sociale.
R: Si, io credo che oggi noi abbiamo una città dove i divari sociali sono insostenibili e intollerabili e questo rappresenta un danno per tutti. Ma per ricomporre questi divari abbiamo la necessità di creare sviluppo, quindi di far crescere la città, e di fare in modo che questo sviluppo sia uno sviluppo più omogeneo. Io per questo ho parlato di una città policentrica, che dia opportunità e dignità a tutti i quartieri, a tutte le municipalità in modo da avere una città più omogenea che sia capace di mantenere la propria identità ma che possa crescere in maniera più uniforme.
D: Turismo, Porto di Napoli e mezzi pubblici. Secondo lei, in che modo sono collegate queste tre tematiche e come pensa di migliorare?
R: Sono fortemente collegate perché il porto rappresenta le crociere, rappresenta la diportistica, rappresenta il collegamento con le isole e la penisola sorrentina. Quindi questo significa anche trasporti perché noi abbiamo una grande area metropolitana che deve essere meglio interconnessa. Ma anche la città ha grandi problemi nei trasporti e questo è il presupposto per avere turismo. Un turista di qualità vuole avere trasporti efficienti e si vuole muovere anche perché vuole godere di tutte le bellezze della nostra area metropolitana e spesso non può farlo perché non ha come spostarsi.