L’alimentazione entra di diritto nei percorsi della rete oncologica campana. Grazie a un sodalizio con la Enpab, la cassa di previdenza e assistenza dei biologi, prima di Natale prenderanno il via al Pascale le visite in telemedicina sulla nutrizione.
Un progetto, partito a giugno, che ha l’obiettivo di integrare nell’equipe medica biologi nutrizionisti per studiare protocolli nutrizionali innovativi, differenziati per patologia e quadro clinico del paziente. La corretta alimentazione entra, dunque, nei protocolli oncologici accanto alle terapie dando per assodati alcuni principi: una corretta alimentazione riduce la tossicità indotta dalla radio-chemioterapia, migliora la sensibilità delle cellule tumorali al trattamento antineoplastico, rinforza le difese dell’organismo, diminuisce la frequenza e la durata dei ricoveri, previene le complicanze post operatorie e la depressione.
“L’Enpab – dice il presidente dell’Ente, Tiziana Stallone – da tempo promuove interventi di welfare attivo per rendere competitivi i biologi professionisti puntando sulla visibilità e sulla formazione”.
Per il direttore sanitario del Pascale,; Leonardo Miscio,; principale fautore di questo sodalizio con l’Enpab: “il controllo della nutrizione in campo oncologico è fondamentale e aiuta a migliorare la prognosi dei pazienti. Ecco perché questo sodalizio con la cassa di prevenzione dei biologi assume una valenza straordinaria”.
Il direttore generale dell’Irccs partenopeo,; Attilio Bianchi; ringrazia il presidente dell’Enpab “per aver individuato il nostro Istituto quale sede di questo innovativo progetto di formazione sul campo. La condivisione dei saperi e delle conoscenze è alla base della nostra filosofia gestionale. La dimensione della telemedicina ben si adatta al supporto di questo approccio, per cui saremo i primi a sperimentarne la fattibilità”.