Per un giorno hanno dismesso gli abiti da lavoro e si sono trasformati in sentinelle dell’ambiente, pulendo le spiagge dai rifiuti: sono i 220 dipendenti dello stabilimento di Coca-Cola HBC Italia a Marcianise (Caserta), che hanno partecipato al “Blue Day” assieme ai dipendenti di Sibeg a Catania. I primi hanno ripulito le spiagge di Mondragone, sul litorale casertano, i secondi sono intervenuti a La Playa, recuperando i rifiuti perché siano smaltiti nel modo corretto e dove possibile riciclati.
È la prima volta che lo stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Marcianise ha fermato la produzione; e lo ha fatto per permettere ai suoi dipendenti di partecipare, su base volontaria durante l’orario di lavoro, ad una giornata di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di protezione ambientale, il “Blue Day” appunto, dedicato in particolare alla cura e alla conservazione dell’ecosistema marino realizzato da Coca-Cola con Marevivo. Alla fine sono stati 220 gli addetti del sito produttivo casertano che hanno voluto partecipare aiutando a preservare le bellezze costiere attraverso un’operazione di pulizia e rimozione dei tanti rifiuti abbandonati sulle spiagge di Mondragone.
L’iniziativa rientra nel progetto “Blue Activities”, ideato e realizzato da Marevivo con il supporto non condizionato di The Coca-Cola Foundation, che negli ultimi anni ha visto l’Associazione ambientalista impegnata in numerose azioni di pulizia del litorale italiano, coniugate ad attività di educazione all’ambiente e alla sostenibilità. “Da anni, come azienda – ha affermato Monica Rispoli, Plant Manager di Coca-Cola HBC Italia a Marcianise – stiamo investendo per rendere sempre più concreto il concetto di economia circolare lavorando su tutti gli aspetti del business, dalla produzione fino ai punti vendita dei nostri clienti. Bloccare la produzione è un gesto simbolico per sottolineare quanto questa tema ci stia realmente a cuore, e speriamo possa essere di esempio per altre realtà industriali”.