venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCronacaImmigrato chiede aumento, ma il capo lo insulta: “Sei un negro, sarai...

Immigrato chiede aumento, ma il capo lo insulta: “Sei un negro, sarai sempre schiavo della vita”

Didier, 34enne richiedente asilo originario della Costa d’Avorio, ha denunciato il suo datore di lavoro per insulti a sfondo razzista.

Didier, ragazzo 34enne originario della Costa D’Avorio e richiedente asilo, ha vissuto per quattro anni tra caporalato, razzismo, minacce e vessazioni; sul luogo di lavoro, infatti, il titolare dell’officina di Materdei presso la quale lavorava lo insultava continuamente e lo sfruttava, tutto per via del colore della sua pelle.

Negli anni di servizio presso l’officina Didier ha notevolmente sviluppato la sua abilità con i motori e le auto, diventando un grande meccanico, elettrauto e gommista. Ma malgrado la sua notevole bravura l’uomo ha guadagnato sempre la stessa cifre: 15 euro al giorno per lavorare dalle 8 alle 20 di sera, poco più di un euro all’ora.

Così, alla richiesta di Didier di migliorare e regolarizzare la sua posizione lavorativa, il povero malcapitato ha dovuto subire l’ennesimo insulto da parte del suo datore di lavoro:

Tu sei un negro, sei di una razza di merda. E rimanete sempre schiavi della vita. Devi fare solo il negro nella tua vita. Se ti acchiappo per strada ti mando in ospedale.

 

 

La denuncia

Di fronte a questa ennesima vessazione subita, l’uomo ha quindi deciso di ribellarsi alle angherie e si è rivolto al suo legale Hilarry Sedu, avvocato italiano di origine nigeriana, per presentare formale denuncia.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO