Sembrava un “semplice” incidente stradale purtroppo finito in tragedia. Ma le indagini hanno dimostrato che, in realtà, si è trattato di un vero e proprio omicidio. A cinque mesi dalla drammatica morte di Carlo Postiglione, 43 anni di Licola, emerge un’altra verità sul tragico incidente.
I carabinieri della Stazione di Varcaturo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, sessantenne, Salvatore Picone, di Teverola, ritenuto responsabile dei reati di omicidio volontario e tentato omicidio.
Lo scorso 13 giugno scorso, i militari erano intervenuti sul luogo di un sinistro stradale dove il conducente di un’autovettura aveva apparentemente perso il controllo del veicolo, impattando violentemente contro un palo, determinando il suo decesso sul colpo e lesioni personali gravissime del passeggero.
Le indagini successivamente hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica degli accadimenti. Individuato l’autore dello speronamento. Poco prima dell’evento, nei pressi di un locale dell’area casertana, i tre soggetti, per futili motivi, avevano avuto un diverbio a seguito del quale le due vittime si allontanavano. Indagini svolte anche attraverso l’esame dei dispositivi di geolocalizzati installati sulle auto coinvolte.
I tre si incontravano nuovamente pochi minuti dopo con Carlo Postiglione. A questo punto, il veicolo delle vittime, fermo lungo la strada, ripartiva danneggiando accidentalmente l’auto dell’arrestato. Questo, immediatamente, si poneva al loro inseguimento, speronandoli ripetutamente e concludendo il lungo pedinamento. Con l’ultimo impatto ad alta velocità che provocava l’uscita di strada del veicolo condotto dal deceduto.