domenica, Novembre 24, 2024
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“Speravo de morì prima”, il ritratto emozionante di un calciatore sublime e di un uomo fragile

La caratteristica principale delle serie tv è senza ombra di dubbio l’incertezza della trama, che rende ogni finale di puntata avvincente, al punto da portare lo spettatore ad immergersi in vere e proprie maratone.

Conoscere perfettamente la vita e la carriera di Francesco Totti non basta per definire questa serie scontata e banale.

Il suo addio, così come le vicissitudini degli ultimi anni, sono ben note e nel caso in cui in questi quattro anni qualche pezzo fosse andato perso, è stato possibile recuperare con il docufilm uscito pochi mesi fa su Prime Video.

In “Speravo de morì prima” diretta da Luca Ribuoli e interpretata da Pietro Castellitto, ogni cosa è dove dovrebbe essere, ma non mancano il coinvolgimento e, soprattutto le emozioni.

Era impossibile pensare ad un finale, quel finale, senza la presenza di Totti, il vero Totti, che prende il posto di Pietro Castellitto dando vita a scene che non possono lasciare indifferenti gli appassionati di calcio, e non solo. L’interpretazione lascia emergere il lato più intimo e fragile di Totti, un uomo pieno di insicurezze costretto, suo malgrado, a fare i conti con il tempo che passa inesorabile.

Ma veniamo alle serie.

La regia di Ribuoli riesce a rendere fresca una trama trita e ritrita, aiutato da un cast di alto livello. Partiamo da Pietro Castellitto, che con questa serie riesce definitivamente a togliersi di dosso le scorie di figlio d’arte, rendendo giustizia a Totti e alla sua storia, senza mai cadere nel tranello dell’esasperazione dell’ironia o nel macchiettistico.

Greta Scarano è una Ilary Blasi raggiante, capace con la complicità di Castellitto, di far rivivere il loro amore, le loro debolezze e complicità.

Menzione d’onore per Gianmarco Tognazzi che, probabilmente, quando ha preso in mano il suo copione per la prima volta non immaginava di interpretare “il cattivo” in piena regola, la nemesi di Francesco Totti che, puntata dopo puntata, fa di tutto per rendergli la vita impossibile.

“Speravo de morì prima” è una serie che consigliamo agli appassionati di calcio, ma soprattutto agli appassionati di storie, quelle vere, che alla fine, pur conoscendo l’epilogo, non possono fare altro che lasciarsi andare all’emozione.

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