Don Nicola De Blasio, ex direttore della Caritas diocesana di Benevento accusato di detenzione di materiale pedopornografico, lascerà gli arresti domiciliari per essere trasferito in carcere.
Era finito agli arresti domiciliari Nicola De Blasio, l’ ormai ex direttore della Caritas diocesana di Benevento, in attesa dell’udienza di convalida per detenzione di materiale pedopornografico. Il tutto era partito a seguito di una perquisizione ordinata dalla Procura di Torino; la Polizia Postale ha infatti rinvenuto nel pc del parroco i file compromettenti che hanno portato poi alla sua incriminazione. Agli inizi di novembre quindi, il sacerdote, messo sotto accusa, si era difeso dicendo che quel materiale risaliva a una sua ricerca personale, sulla diffusione di quel tipo di contenuti, effettuata tra il 2015 e il 2016. Il materiale pedopornografico veniva diffuso in forma anonima tramite una piattaforma di messagistica online.
A disporre il trasferimento in carcere per Don Nicola De Blasio è stato il Gip di Napoli, che ieri ha emesso la misura.
La difesa di De Blasio
Come già accennato, durante la convalida, il sacerdote si è difeso spiegando che quelle foto e quei video presenti su un suo pc, erano il risultato di una sua indagine personale svolta tra il 2015 e il 2016. All’epoca, ha detto, aveva interrotto la ricerca perché da una trasmissione televisiva aveva appreso che anche in quel modo stava commettendo un reato.
Il giudice non ha però creduto alle sue parole, ritenendo non credibile la sua versione: non ci sarebbero infatti prove della “predisposizione di una attività di dossieraggio volta proprio al contrasto del fenomeno criminoso”, ma avrebbe invece agito “rispondendo ad impulsi sessuali perversi”.
Dopo la conferma dei domiciliari il sacerdote si era dimesso da parroco di San Modesto e da direttore della Caritas di Benevento.
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