Irma Testa è una campionessa olimpionica che quest’anno, a Tokyo, ha regalato all’Italia una medaglia di bronzo nel pugilato e in questi giorni ha voluto dichiarare al mondo la propria omosessualità perché stanca di nascondersi. «Le persone che mi stanno vicino lo sanno da anni ma che credo sia giusto dirlo a tutti ora» ha dichiarato.
Arrivati al 2021, dichiarazioni come questa non dovrebbero fare notizia in un paese sviluppato – è come se una persona dovesse affermare che in realtà non ha i capelli castani ma biondi e li ha sempre tinti tutto questo tempo: importerebbe qualcosa a qualcuno? –, ma dato che il nostro è ancora indietro in materia di diritti civili, lanciare messaggi come quello di accettarsi per come si è nonostante qualcuno possa storcere il naso è un atto rivoluzionario, coraggioso. E quest’atto assume ancora più importanza se si pensa che proviene da una donna legata al mondo dello sport: «Parlare di orientamento sessuale nel mondo dello sport ha un valore speciale, perché ai campioni si chiede di essere perfetti. E per molti l’omosessualità è ancora un’imperfezione. Per timore di intaccare la propria immagine tanti sportivi tacciono e si nascondono. Anche per me è stato così fino a pochi mesi fa. Ma quella medaglia di Tokyo è diventata il mio scudo: ora che la Irma atleta è al sicuro, la Irma donna può essere sincera» ha asserito orgogliosa.