Presidenziali alle porte, chi sarà il nuovo protagonista del colle? Si riuniscono i segretari di Pd, M5s e Leu, ma ancora nessun intesa su candidati al Quirinale
Presidenziali alle porte, parlamentari nel cuore delle trattative in vista delle elezioni di lunedì. Ammontano circa a 10 i protagonisti eleggibili come nuovo/a presidente della Repubblica. Il quadro della corsa al Colle è ancora in fase di sviluppo, dal vortice dell’opinione pubblica emergono sempre gli stessi Draghi, Berlusconi (con diverse proteste) Casini e Gentiloni. Per molti il “Marziano” è sinonimo di stabilità e potrebbe essere tra i favoriti ma c’è chi lo preferisce con l’etichetta di Premier. Riguardo l’ex cavaliere, sorgono molte proteste soprattutto dai Grillini. Sarà possibile ed anche onorevole per l’Italia eleggere un presidente donna, per ora spiccano i nomi di Elisabetta Casellati (presidente del Senato) , Marta Cartabia (presidente Corte Costituzionale) e Letizia Moratti.
I “Blu… Colle brothers”
Appuntamento verso Quirinale per i segretari del Pd Enrico Letta, M5s Giuseppe Conte e Leu Roberto Speranza. Stamane si è tenuto un vertice tra rappresentanti con lo scopo di creare un un fronte compatto e di iniziare un possibile Draft. Per ora nessun accordo, però sembra esserci intesa nei riguardi di alcune questioni. “-C’è totale sintonia nel dire che la candidatura di Silvio Berlusconi va assolutamente superata”. Infatti, è sempre più probabile l’assenza dei rappresentanti del M5s durante le prime tre votazioni. L’idea è quella di dare un segnale forte nel caso rimanga la possibilità di eleggere Berlusconi. Nel corso del summit, si è anche discusso della possibilità di far rimanere Draghi alla guida del governo. Infine, di comune accordo, è stato lanciato un forte messaggio sul social di Twitter. ” ottimo incontro con Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Lavoreremo insieme per dare al paese una o un presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto, nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità».