I dati raccolti dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (in inglese «Centers for Disease Control e Prevention», conosciuti anche con la sigla «CDC») negli Stati Uniti riguardo l’efficacia della terza dose di vaccino contro la variante ‘Omicron’ sono assolutamente incoraggianti: Pfizer e Moderna non solo riducono il rischio di infezione ma garantiscono al 90 % una quarantena da passare in casa in attesa di negativizzazione piuttosto che un ricovero in ospedale. In particolare, a beneficiarne di più sono le persone di età pari o superiore ai 50 anni.
Tenendo sott’occhio il sistema immunitario di un campione costituito da individui di età e sessi diversi, gli scienziati dei CDC hanno riscontrato come le secondi dosi proteggessero fino al 57 % contro Omicron, a differenza delle dosi booster dove la percentuale aveva subito un’impennata intorno al 90 %.
Non è ancora certo quanto durerà ma è ormai appurato che abbia un’utilità da non sottovalutare.