Le lancette erano già troppo avanti nel 2020 e da allora sono in un equilibrio precario e preoccupante. Oggi la minaccia della guerra nucleare è concreta e all’apocalisse mancano solo 100 secondi. Bronson: “Non siamo mai stati così vicini all’autoannientamento”.
Ultimatum alla Terra: ci troviamo a un passo dalla catastrofe. E no, questo non è un allarme ingiustificato. Sono solo 100 i secondi che separano l’uomo dalla catastrofe. O meglio, dalla mezzanotte. A segnarlo è l’orologio dell’Apocalisse, il Doomsday Clock di Chicago, pubblicato annualmente da Bulletin of Atomic Scientists, esperti che monitorano gli eventi e i disastri nel mondo.
Il gruppo di scienziati ha cominciato ad operare nel 1947, in seguito alla creazione delle bombe atomiche. Gli studiosi monitorano le condizioni di rischio della Terra, focalizzandosi su tematiche calde come il rischio nucleare, il cambiamento climatico e le innovazioni e le tecnologie dirompenti. Il loro obiettivo è segnalare il rischio di catastrofe umana, condividendo informazioni sullo stato di salute della sicurezza internazionale, negli ultimi anni sempre più a rischio.
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Fino al 2019 potevamo godere ancora di ben due minuti prima di arrivare alla fine. Dal 2020, invece, la situazione globale è precipitata. Infatti, abbiamo raggiunto il punto più vicino allo scoccare della mezzanotte: un minuto e quaranta secondi.
Non solo la pandemia, ma anche il dietrofront degli Stati Uniti sugli accordi di Parigi per il clima, quando invece alla COP26 è stato evidenziato ancora più chiaramente che il pianeta è irreversibilmente in codice rosso in materia di clima. Nel ‘best case scenario’, infatti, le temperature aumenteranno probabilmente di circa due gradi. E poi ancora la dilagante disinformazione, ma anche i crescenti rischi sul possesso e l’uso delle armi nucleari già nel 2021.
Insomma, dal 2020 le lancette non sono più tornate indietro. La decisione è stata confermata per quest’anno dagli scienziati alla metà di gennaio 2022.
“In vista di queste complicate minacce […] i membri dello Science and Security Board credono che il mondo non sia più sicuro di quanto non lo fosse in questo periodo lo scorso anno, e perciò decide di impostare l’orologio dell’Apocalisse di nuovo a 100 secondi alla mezzanotte”, si legge nella nota.*
“Lo scorso anno, nonostante sforzi lodevoli da parte dei leader e del pubblico, tendenze negative circa le armi nucleari e biologiche, il cambiamento climatico e una varietà di tecnologie dirompenti – tutto ciò esacerbato da un’ecosfera di disinformazione che indebolisce il razionale processo decisionale – hanno tenuto il mondo ad un passo dall’apocalisse”.**
Sul filo del rasoio
Oggi l’equilibrio geo-politico internazionale è ancora più a rischio, in una situazione di fortissima instabilità. L’incubo della guerra nucleare – che sarebbe catastrofica per tutti, ma tant’è – non ci fa dormire sogni tranquilli da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Che sia un bluff di Putin o no, non possiamo saperlo. Fatto sta che Vladimir Putin ha attivato il sistema di allerta nucleare.
Rachel Bronson, direttrice del Bulletin, spiega a LaRepubblica che l’invasione russa dell’Ucraina e l’assedio di Kyiv minacciano ancora di più quella precaria e preoccupante stabilità dell’orologio del pianeta. Bronson, però, afferma che gli scienziati sarebbero propensi a tenere l’orologio fisso sui 100 secondi.
“È troppo pericoloso spostarlo – ha dichiarato. L’ultima volta che l’abbiamo fatto, ci siamo detti che non dovevamo essere compiacenti: non siamo mai stati così vicini all’autoannientamento. Oggi le superpotenze parlano di testate nucleari come se fosse sempre più scontato il loro utilizzo. E siccome temiamo di contribuire a questa semplificazione, terremo l’orologio così com’è”.
Un rischio nucleare
La paura di Bronson e degli altri scienziati deriverebbe soprattutto dalla prospettiva di un inverno nucleare, possibilmente scatenato da scambi nucleari o detonazioni nell’alta atmosfera. Ciò potrebbe innescare appunto un inverno nucleare, una situazione nella quale “le particelle prodotte da un’esplosione nucleare salgono nell’atmosfera e bloccano la luce solare. Sarebbe come avere il cambiamento climatico sotto steroidi: un completo disastro ecologico”, spiega Bronson.
Insomma, diciamolo: la paura degli scienziati del “Bulletin” è il sentimento comune che prevale in questo momento. L’invasione russa è stata assurda e anacronistica sin dall’inizio. Ma con il passare dei giorni la minaccia di una guerra nucleare è diventata sempre più pericolosa, con un crescendo di violenza e minacce. “[Putin] ha perso la bussola”, afferma la Bronson su LaRepubblica. “[O]gni volta che una potenza nucleare invade un altro Paese pone una grave minaccia al genere umano”, conclude.
L’orologio dell’Apocalisse
Prima del 2020 le lancette dell’orologio erano state così vicine all’apocalisse solo una volta, nel 1953, quando gli Stati Uniti testarono i primi dispositivi termonucleari. Alti e bassi si sono susseguiti tra gli anni ’70 e ‘90, con l’escalation di tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia. Ma mai – MAI – nemmeno durante la Guerra Fredda si è andati oltre i -2 dalla fine. Prima del 2020. Prima di oggi.
L’alta correlazione con la minaccia nucleare è chiara. Si pensi che il punto più lontano dalla mezzanotte è stato registrato nel 1991, dopo la caduta del Muro di Berlino e l’accordo tra US e Russia sulla riduzione degli arsenali nucleari.
Ad oggi, non sappiamo cosa succederà nel breve periodo. Quello che sappiamo per certo è che dal 2010 l’orologio non ha smesso di andare avanti. Siamo passati dai -6 minuti del 2010, quando tutti i Paesi si sono assunti le proprie responsabilità circa le emissioni di anidride carbonica con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 2° (ma sappiamo tutti, purtroppo, come si sta evolvendo questa promessa), al minuto e quaranta del triennio 2020-2022, definito dagli analisti come “la situazione più pericolosa che l’umanità ha mai dovuto affrontare”.
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* “In view of this mixed threat environment—with some positive developments counteracted by worrisome and accelerating negative trends—the members of the Science and Security Board find the world to be no safer than it was last year at this time and therefore decide to set the Doomsday Clock once again at 100 seconds to midnight”.
** “Last year, despite laudable efforts by some leaders and the public, negative trends in nuclear and biological weapons, climate change, and a variety of disruptive technologies—all exacerbated by a corrupted information ecosphere that undermines rational decision making—kept the world within a stone’s throw of apocalypse.”
Qui la pubblicazione originale.
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