Nuove pressioni degli USA per raggiungere nuovi accordi sul nucleare con Russia e Iran
di Nicolaos Nicolau
“Riteniamo che l’accordo sul nucleare iraniano del 2015 possa essere salvato”, ha affermato ieri il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Prise, durante il suo briefing con la stampa sottolineando che “la palla è nel campo di Teheran e Mosca”.
Aumentano le pressioni degli Stati Uniti su Iran e Russia riguardo le imminenti “decisioni” da prendere sul nucleare. Serve un accordo sul nucleare iraniano dopo il flop di Vienna.
Iran e Uranio arricchito
Risale agli inizi di Marzo l’ultima visita in Iran del direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia nucleare Aiea e le notizie riportate indicano diversi sviluppi. ” Le scorte di uranio arricchito di cui dispone l’Iran sono di 15 volte superiori al limite fissato nell’accordo del 2015″ ha affermato Rafael Grasso. L’uranio arricchito è una risorsa indispensabile per la produzione di energia nucleare, in Italia il dibattito sul suo uso si è sviluppato nei primi anni 2000 ed ha avuto diversi sviluppi in seguito al referendum del 2011.
Purtroppo gli scopi in merito alla sua produzione possono essere molteplici, tra i quali eccelle la produzione di armamenti nucleari. L’area più calda e più preoccupante in merito all’arricchimento dell’uranio è l’Iran e la sua politica poco rassicurante.
Nel luglio del 2015 , Iran e P5 +1 ( Usa,Francia,Germania,Cina,Russia e Uk) hanno raggiunto l’accordo che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i governi mondiali. Dal 2006, gli sforzi diplomatici per rallentare i programmi iraniani sono culminati nell’accordo sull’ eliminazione delle riserve di uranio medio e a basso arricchimento e sulla riduzione di due terzi delle centrifughe a gas per tredici anni. Negli ultimi tempi però, data anche l’attuale crisi in Europa orientale, si teme che il paese mediorientale nasconda la propria produzione energetica a uranio per scopi civili.
Ancora una volta la preoccupazione generale dipende dall’esistenza o meno di programmi riguardanti bombe atomiche e tecnologie militari di 5 generazione.
Ultimi negoziati
Gli ultimi aggiornamenti riguardanti la questione risalgono ai negoziati di Vienna di inizio mese tra Washington, Theran e Mosca. Quest’ultima ha frenato l’avanzamento di ulteriori accordi tra Usa e Iran per richiedere più garanzie sul piano economico e sulle future partnership. Queste le dichiarazioni del Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov – ” Abbiamo chiesto ai nostri colleghi statunitensi che ci forniscano garanzie scritte. Almeno al livello del Segretario di Stato, che il processo messo in piedi dagli Usa (le sanzioni, ndr) non da in alcun modo il nostro diritto a un commercio, a investimenti e a una cooperazione economica e tecnico-militare con l’Iran”.