Nuovo appuntamento della stagione Nest il 19 e il 20 marzo con BRAIN DANCE / m’abballan ‘e cervell, l’a solo psicoreografico di e con Angelo Curti, una produzione Teatri Uniti.
Un nuovo “a solo”, decisamente situazionista, come è già accaduto nel precedente “Genoves – ‘a cap’e ll’omm’ è ‘na sfoglia’e cepoll”. Anche qui sempre di testa si tratta perché, come scrive in una nota l’autore ed interprete, Angelo Curti, “ogni moto del corpo nasce dal cervello”.
Passi di tango e rumba (non è dato però rivelare l’identità dei partner) si uniscono a parole e musiche di Talking Heads (e naturalmente il brano non poteva che essere “Psycho Killer”), di Enrique Santos Discépolo (“Yira Yira”), di Los Maraqueros (“Nadie se salva de la rumba”), fino a “Dancing in the dark” di Bruce Springsteen e “Non, je ne regrette rien” che Charles Dumont, Hal David e Michel Vaucaire affidarono all’insuperata interpretazione di Edith Piaf.
“Con le parole e con la musica – spiega Angelo Curti – la mente si fa danza e come sempre tra flusso e afflusso buon sangue non mente. A sessant’anni per la psicoreografia è necessario attivare la muscolatura neuronale, con il cervello alla guida di ogni azione, reazione ed erezione, facendo comunque attenzione ai falsi movimenti”.