venerdì, Novembre 22, 2024
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La Corte Suprema ha votato per limitare il diritto all’aborto negli Stati Uniti

Secondo una bozza resa nota dal quotidiano statunitense POLITICO, la Corte Suprema degli Stati Uniti avrebbe votato per ribaltare la storica sentenza Roe v. Wade, che dal 1973 garantisce il diritto all’aborto a livello federale.

La bozza riporta il parere della maggioranza della Corte, composta da nove giudici, ed è stata scritta dal giudice conservatore Samuel Alito. Alito scrive che “Roe v. Wade è stata eccezionalmente sbagliata fin dal principio”, ripudiando dunque la sentenza emessa dalla corte nel 1973 e la susseguente decisione del 1992, Planned Parenthood v. Casey.

Il documento è intitolato “Parere della Corte” e in uno dei passaggi chiave scritti dal giudice Alito recita “Noi riteniamo che le sentenze Roe v. Wade e Planned Parenthood v. Casey debbano essere ribaltate. È tempo di obbedire alla Costituzione e di restituire il tema dell’aborto ai rappresentati eletti dal popolo”.

Sempre secondo POLITICO, ad aver votato per ribaltare Roe v. Wade sono stati, oltre ad Alito, i giudici conservatori Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett. I tre giudici liberali Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan sono contrari. Non è chiaro come intenda votare il presidente della Corte Suprema John Roberts.

Pro-choice and anti-abortion demonstrators rally outside the U.S. Supreme Court.

Nel 1973 la sentenza Roe v. Wade fu emessa con una maggioranza di sette voti contro due. A votare a favore furono cinque giudici conservatori e due liberali, il che pone ulteriori interrogativi sul progressivo spostamento dell’orientamento della Corte Suprema verso destra, in particolare dei giudici di orientamento conservatore.

È la prima volta che circola una bozza riguardante una decisione della Corte ancora pendente. La sentenza definitiva, infatti, verrà probabilmente emessa a giugno, e dunque la decisione non è ancora effettiva. Pare, infatti, che il giudice conservatore Kavanaugh nutra dei dubbi riguardo il parere scritto da Alito. Se, comunque, fosse adottato il parere del giudice Alito, la Corte Suprema delibererebbe in favore dello stato del Mississipi in un caso di grande rilevanza mediatica e che vieterebbe l’aborto dopo le quindici settimane di gravidanza.

POLITICO ha ricevuto la bozza proprio da una persona al corrente del procedimento relativo al caso del Mississippi assieme ad altri dettagli e indicazioni che ne proverebbero l’autenticità. La bozza è composta da 98 pagine ed include un’appendice di 31 pagine che riporta storiche leggi degli Stati Uniti riguardanti l’aborto.

Demonstrators in favor of abortion rights protested on the University of California, Berkeley, campus in March.

Il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade non implica il divieto di abortire in tutti gli Stati Uniti. I singoli stati potranno scegliere individualmente come e quando l’aborto rimarrebbe legale. Molti stati, infatti, potrebbero continuare a garantire questo diritto e potrebbero anche permettere alle donne provenienti da altri stati di usufruirne. Secondo il Center for Reproductive Rights, Centro per i Diritti Riproduttivi, un gruppo che lotta contro le restrizioni all’aborto e tiene traccia delle leggi statali, sarebbero 24 gli stati statunitensi che probabilmente vieterebbero l’aborto nel caso in cui il parere contenuto nella bozza fosse confermato: Alabama, Arizona, Arkansas, Georgia, Idaho, Indiana, Kentucky, Louisiana, Michigan, Mississippi, Missouri, Nebraska, North Carolina, North Dakota, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas, Utah, West Virginia e Wisconsin.

Sempre secondo il Center for Reproductive Rights, un ribaltamento della Roe v. Wade, determinerebbe probabilmente una diminuzione degli aborti legali intorno al 14%. A settembre una legge entrata in vigore in Texas aveva vietato l’aborto dopo la sesta settimana di gravidanza, quando viene rilevata l’attività cardiaca del feto. Come conseguenza di quella legge, gli aborti legali in Texas sono diminuiti del 10% circa.

Secondo una ricerca dell’istituto Guttmacher, circa una donna su quattro potrebbe avvalersi del diritto di abortire in qualche momento della propria vita. L’istituto ha anche tracciato un profilo del paziente tipico che si è avvalso, nei 49 anni trascorsi dalla sentenza Roe v. Wade, del diritto di abortire: è già madre; ha un’età compresa tra i 25 e i 29 anni; ha frequentato il college; ha un reddito basso; è nubile; ha già avuto un figlio. Oltretto il profilo tracciato dall’istituto Guttmacher evidenzia che è disproporzionatamente più probabile che il paziente tipo sia una donna nera e che viva in uno stato a maggioranza elettorale democratica, un cosiddetto Blue State.

Solo tre stati nel mondo hanno limitato il diritto di aborto dal 1994 ad oggi: la Polonia, il Nicaragua ed El Salvador. Gli Stati Uniti, se dovesse essere confermato il parere circolato nella bozza diffusa da POLITICO, si aggiungeranno a questo gruppo probabilmente a partire da giugno.

 

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