Il titolare di un negozio di computer e sua moglie hanno sottratto circa 1 milione e mezzo di euro all’Erario, utilizzando il bonus per finti acquisti volti a intascare i soldi. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli hanno eseguito nei loro confronti un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dalla Procura partenopea per i delitti di associazione per delinquere e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini sono iniziate dopo una segnalazione del Ministero della Cultura e hanno permesso agli uomini della Guardia di Finanza di scoprire che i due coniugi, all’interno del loro negozio, validavano sulla piattaforma dedicata i buoni del Bonus Cultura 18App, del valore di 500 euro ciascuno, giustificandoli con degli acquisti di beni che non erano avvenuti. I due emettevano fattura e richiedevano così il rimborso dell’intero importo al Ministero della Cultura.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i voucher del Bonus Cultura 18App, intestati a beneficiari residenti su tutto il territorio nazionale, sarebbero oltre 3,300. Con l’ausilio dell’app i due coniugi sono riusciti ad ottenere il rimborso dal Ministero, per un totale che ammonta intorno al milione e mezzo di euro. Per questo, conseguentemente i Finanzieri hanno anche effettuato, come disposto sempre dall’Autorità Giudiziaria, il sequestro di beni mobili e immobili di pertinenza degli indagati per un valore pari all’importo della truffa messa a segno dai due.
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