Potrebbe essere ad un passo dalla risoluzione il caso delle due sorelle sfregiate con l’acido l’altra notte nel centro di Napoli: le ragazze sono state ascoltate a lungo ieri dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, che supporta il commissariato San Carlo Arena nelle indagini e che sta ricostruendo i contorni della terribile vicenda. Intanto, emerge un particolare che sembra supportare l’ipotesi del raid punitivo: tre settimane fa la loro automobile, una Smart, era stata date alle fiamme, episodio su cui sono ancora in corso accertamenti.
Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli
Le due ragazze, 23 e 17 anni, sono state aggredite mentre percorrevano a piedi il corso Amedeo di Savoia intorno all’1 del 30 maggio. Hanno raccontato di essere state raggiunte da sei giovani su tre scooter (tre ragazzi alla guida e tre ragazze sedute dietro) e che una delle sconosciute ha spruzzato verso di loro l’acido; la 23enne ha riportato ustioni alla guancia e al braccio destro, la minorenne al naso e alla guancia destra. Visitate al Cardarelli, dove si trova il Centro Grandi Ustionati, le sorelle sono state dimesse in mattinata dopo il consulto con un chirurgo plastico; non hanno riportato lesioni pericolose, il liquido corrosivo non ha raggiunto gli occhi e dovranno tornare in ospedale per controlli periodici.