Appuntamento con la politica – Le dichiarazioni di Nicola De Matteis, candidato ad Acerra, sull’agricoltura.
COMUNICATO STAMPA
“Gli agricoltori sono preoccupati per la condizione che sta attraversando l’intero comparto in questo difficile periodo a cavallo tra la pandemia da Covid e la guerra in Ucraina”.
A dichiararlo è l’Assessore uscente del Comune di Acerra Nicola De Matteis, ricandidato in questa tornata elettorale nella lista Iniziativa Democratica Acerra, a sostegno del candidato Sindaco Tito d’Errico.
“Avendo svolto per quarant’anni la professione di commercialista e consulente d’impresa conosco molto bene la realtà imprenditoriale locale. L’agricoltura rappresenta un settore importante della nostra economia e dovrebbe essere opportunamente sviluppato e supportato per trarne i migliori vantaggi in termini occupazionali, di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale – aggiunge De Matteis – Ma, prima di tutto, lo sforzo che ci viene richiesto è quello di permetterne la stabilità e la sussistenza. In quest’ultimo periodo, infatti, sto avendo l’opportunità di ascoltare tantissimi rappresentanti del mondo agricolo acerrano. Molti di loro sono convinti che entro dicembre, terzisti compresi, dovranno chiudere l’attività. Questo perché i prezzi praticati sui mercati di sbocco non consentono neanche di coprire i relativi costi di produzione. I rincari dei prezzi che si stanno verificando sui carburanti e sui concimi stanno mettendo in ginocchio tutto il comparto. Ecco perché le istituzioni hanno il dovere morale e materiale di intervenire per supportare il settore in questa fase di transizione, agevolando altresì il passaggio verso un’agricoltura più sostenibile sia in termini ambientali che in termini produttivi, anche nell’ottica dell’ottenimento e dell’utilizzo delle risorse del PNRR, destinandole all’integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare.
“Il punto di partenza è sicuramente l’ascolto e la condivisione di problemi e di prospettive – conclude De Matteis – riunendo intorno a un tavolo istituzionale il Comune, le organizzazioni agricole e gli stessi operatori. Solo in questo modo possiamo instaurare un processo virtuoso che possa portarci a tradurre in opportunità la crisi attuale”.